Gagliano del Capo - Difesa bipartisan dell'ospedale

Dieci sindaci pronti a dimettersi

GAGLIANO DEL CAPO  - DIFESA BIPARTISAN DEL «DANIELE-ROMASI»
  Se l’ospedale chiuderà dieci sindaci pronti a dimettersi
di   MAURO CIARDO 


GAGLIANO DEL CAPO. Si allarga il fronte dei sindaci del Capo di Leuca pronti alle barricate pur di mantenere aperto l’ospedale «Daniele-Romasi». Nel corso di una manifestazione molto partecipata, che si è svolta martedì sera in piazza Vincenzo Ciardo, i primi cittadini dell’area servita dal presidio hanno affilato le armi annunciando una protesta a Bari pur di evitare la chiusura annunciata dall’assessore alla sanità Tommaso Fiore.  «Sarei pronto anche a dimettermi domani per protesta - ha detto il primo cittadino di Gagliano, Antonio Buccarello - quella che portiamo avanti è una battaglia di civiltà perché i cittadini del Capo di Leuca non sono di serie B e hanno diritto a curarsi come tutti gli altri. Sono anni che contestiamo l’allegra e malsana gestione della sanità pugliese - ha tuonato - ora dobbiamo far valere la nostra posizione anche a costo di gesti plateali». Subito è arrivato l’appoggio bipartisan dei sindaci dell’Unione “Terra di Leuca” (insieme a Gagliano ci sono Salve, Alessano, Patù, Morciano di Leuca, Tiggiano e Corsano), di Castrignano del Capo, Acquarica del Capo e Presicce.  «Il Daniele-Romasi è l’ospedale dell’intero territorio e non ce lo faremo sfuggire - ha giurato il presidente dell’Unione, il sindaco di Morciano Giuseppe Picci - saremo tutti compatti per far cambiare idea a Nichi Vendola, Fiore e a chi pensa di giocare sulla salute delle persone».  Alla conferenza erano presenti anche il capogruppo dell’opposizione in consiglio regionale, Rocco Palese, i consiglieri Ma - rio Vadrucci e Andrea Caroppo, e il capogruppo provinciale Pdl, Biagio Ciardo.  «Porteremo il bilancio sulla sanità alla Corte dei Conti - ha annunciato Palese - e se necessario ricorreremo alla Corte Costituzionale».  Non sono mancati gli interventi polemici dal pubblico come quello dello psicologo Antonio Biasco, che ha rinfacciato a Palese di essere l’autore del primo taglio di reparti al “Daniele-Romasi” con il piano varato dal governatore Raffaele Fitto nel 2002.   Un no alla chiusura arriva anche dai circoli Pd di Gagliano, Castrignano e Patù che lanciano un appello alla maggioranza in Regione. «Non solo siamo convinti che la struttura non vada assolutamente chiusa - affermano i segretari Mino Greco, Mino Vallo e Gabriele Abaterusso - ma chiediamo ai nostri rappresentanti in Regione di impegnarsi affinché diventi molto più utile al territorio di quanto lo sia oggi»   Ieri sera la Consulta dei sindaci riunita a Lecce ha votato all’unanimità un documento con cui si boccia l’operazione della Regione.


Pubblicato il 22/07/2010


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