Gagliano - Chiuse le sale operatorie dell'ospedale

Cade il controsoffitto in gesso, rinviati gli interventi.

GAGLIANO DEL CAPO -  RINVIATI GLI INTERVENTI IN PROGRAMMA. MA LA DIREZIONE ASSICURA CHE I DISAGI DURERANNO POCO


Cade il controsoffitto in cartongesso chiuse le due sale operatorie dell’ospedale

GAGLIANO DEL CAPO. Il controsoffitto viene giù e le sale operatorie del «Daniele-Romasi» vengono chiuse per inagibilità.  A causare il distacco di alcuni pannelli in cartongesso, che costituiscono il cosiddetto «cielo appeso» che percorre l’intera struttura, è stata l’umidità. Vapore acqueo che si è formato per condensazione e che ha intriso le lastre fino a deteriorarle e a farle cadere.     Due le sale operatorie interessate dal problema, dove giornalmente vengono effettuati interventi in regime di day surgery, programmati secondo un calendario di prenotazione.    L’altro giorno c'è stato un sopralluogo degli esperti all’interno del presidio ospedaliero. Un’équipe composta da amministratori e tecnici si è recata sul posto per valutare la consistenza del problema e cercare di risolverlo. Stando a quanto dichiarato dalla direzione sanitaria, la chiusura è stata necessaria non per garantire la pubblica incolumità, visto che i pannelli caduti e quelli cadenti sono stati subito rimossi dalle maestranze addette alla manutenzione, ma perché l’asetticità delle sale era stata messa a rischio dall’alterazione delle condizioni climatiche. Quindi un problema di natura igienico-sanitaria che ha costretto i responsabili a chiuderle, onde evitare rischi per la salute dei pazienti.  Problemi si sono registrati tra chi era in lista d’attesa per l’intervento. Gli ammalati sono stati avvisati telefonicamente della momentanea interruzione del servizio. La stessa direzione ha assicurato che il problema sarà risolto entro pochi giorni, al massimo entro una settimana. Già domani sarà dato incarico all’area tecnica di procedere con i dovuti lavori. Gli interventi, una volta sterilizzate e riaperte le sale, saranno ripresi secondo il vecchio calendario, ripartendo dai pazienti che attualmente sono stati messi in attesa, per poi procedere con quelli prenotati, secondo il normale calendario delle attività.

mauro ciardo


Pubblicato il 08/06/2009


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