Gagliano - Caos in ospedale per i vaccini ai neonati

Genitori e bimbi in attesa davanti a una porta chiusa


Vaccinazioni ai neonati ma in ospedale non lo sanno Caos e rivolta delle mamme


 GAGLIANO DEL CAPO.Caos e disagi al «Daniele - Romasi» durante le vaccinazioni ai neonati. Tante proteste ieri mattina nei corridoi del presidio ospedaliero, dove alle 9 erano stati convocati mamme e papà insieme ai loro piccoli per il servizio di vaccinazione predisposto dalla Asl di Lecce. 
 Già dalle 8.30 qualche madre aveva preso posto davanti all’in - gresso della guardia medica, ubicata di fronte al consultorio familiare e accessibile anche dal corridoio in cui si trova il laboratorio dei prelievi. Alle 9, orario stabilito per le vaccinazioni, almeno una trentina di bambini (tutti residenti a Gagliano, secondo il calendario) erano già pronti per strillare dopo la puntura. Tanti piccoli nell’ospedale non si vedevano dalla fine del lontano 2002, quando venne chiuso il reparto di ginecologia e ostetricia. Non solo neonati, ma anche bimbi di un anno e passa, convocati per il cosiddetto «richiamo», la vaccinazione che segue quella effettuata dopo il terzo mese di vita. Trascorse le 9.30 sono cominciati a serpeggiare i primi malumori tra le mamme e, mentre i bambini cominciavano a dare i primi segni di impazienza, le proteste. La porta della guardia medica è rimasta chiusa fin quando non sono giunti i responsabili del servizio veterinario della sede Asl di Tricase, con borsoni pieni di vaccini e tutto l’occorrente per le prestazioni. A quel punto il colpo di scena.    La porta della stanzetta era chiusa perché nessuno in ospedale sapeva che ci sarebbero state le vaccinazioni. Urla e imprecazioni hanno accompagnato le prime telefonate, mentre le mamme attendevano nel corridoio. «Siamo stati parcheggiati qui - ha tuonato una signora - in un corridoio dove gli spifferi d’aria colpiscono i nostri bambini, con poche sedie a disposizione, in uno spazio angusto e senza nemmeno i biglietti numerati per l’ingresso». «La saletta destinata alle vaccinazioni - ha osservato un altro genitore - non è idonea, pensate che all’inter no non c'è nemmeno una branda». In effetti non c'era, come hanno potuto accertare i medici della Asl quando sono riusciti ad accedere. A tamponare la situazione ci ha pensato il direttore del distretto socio-sanitario, Giuseppe Guida, che si è prodigato prima per aprire la stanza e poi per portare una lettiga su cui posare i bambini. «Sono mesi che siamo scaraventati da una parte e dall’altra - ha affermato uno dei medici della Asl, Fernando Monteduro - prima sostavamo addirittura nell’ufficio relazioni con il pubblico all’interno dell’anti - stante poliambulatorio, poi, visto che la situazione era precaria - ha aggiunto - ho chiesto di trasferire le vaccinazioni nella sede di Tricase, dove abbiamo somministrato i vaccini nelle ultime sedute. Oggi ritorniamo a Gagliano, con la beffa che nessuno sapeva del nostro arrivo e la sede non era pronta». 

mauro ciardo
 
 
  
  
   
 


Pubblicato il 13/03/2009


Condividi: