Cronaca - Tragedia in famiglia - Giovane uccide il padre

Era originario di Corsano il 54enne ucciso in provincia di Taranto

«Taranto - mi sacrifico per tutti». E uccide
il padre padrone 
 
 
 
ROCCAFORZATA (TARANTO) - «Mi sacrifico io per tutti»: sarebbero state queste le parole pronunciate da Michele Nicolardi, trentenne laureando in Ingegneria, prima di attuare il suo piano uccidendo ieri in casa a Roccaforzata il padre Biagio di 54 anni, sottufficiale della Marina militare in pensione. Al pubblico ministero Ida Perrone e ai carabinieri che lo interrogavano, il giovane ha confessato tutto descrivendo il genitore come un padre-padrone e raccontando di aver perso la testa perchè il padre lo rimproverava continuamente, umiliandolo davanti alla madre e agli altri due fratelli. E' stato un delitto premeditato. Il trentenne ha prima versato il contenuto di una boccetta di antidepressivi nel piatto di pasta e fagioli del padre, che ha accusato un malore ed è stato accompagnato nella sua stanza. Poi, approfittando della circostanza che la madre era impegnata in cucina e il fratello minore Luigi era in bagno, ha coperto il viso del padre con un tovagliolo e lo ha accoltellato alla gola e all’addome. Il genitore ha tentato di reagire ed è stato colpito al cranio ripetutamente con una chiave inglese. Poi il giovane si è lavato le mani, ha appoggiato le armi utilizzate per il delitto accanto al letto e ha vegliato il padre attendendo l’arrivo dei carabinieri, ai quali nel frattempo il fratello aveva dato l'allarme.
 

fonte: gazzetta del mezzogiorno


Pubblicato il 10/02/2010


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