Costiera Adriatica - emergenza depuratori

Amministrazioni comunali ed ambientalisti mobilitati

CORSANO E TRICASE AMMINISTRAZIONI E AMBIENTALISTI MOBILITATI
L’emergenza depuratori tra soluzioni e nuove analisi

Ore decisive per il destino delle acque dei depuratori di Corsano e T ricase. Le amministrazioni comunali delle due località del Capo di Leuca si mobilitano per una soluzione del problema relativo ai versamenti in mare degli impianti consortili, da tempo finiti nel mirino delle associazioni ambientaliste (prime fra tutte «Coppula tisa» e «Sos costa Salento») come presunta fonte di inquinamento del mare. 
Nel municipio di Corsano è già pronta la determina con cui verrà affidata l’attività di spandimento sui campi delle acque del depuratore. L’impianto serve anche i comuni di Alessano e Tig giano, che insieme a Corsano hanno versato una somma di 10mila euro a testa, che si sono aggiunti ai 50mila euro stanziati dalla Provincia a maggio. Lo spandimento dovrebbe iniziare tra circa dieci giorni, mentre si sa già che verrà installato un computer per il controllo a distanza degli sversamenti. Una corsa contro il tempo soprattutto per evitare allarmismi tra i bagnanti e garantire la salubrità delle acque marine. Spostandoci a Tricase, l’altra sera si è svolto un incontro promosso da «Coppula tisa», a cui hanno preso parte gli ambientalisti, agenti della polizia provinciale, l’assessore all’ambiente Giuseppe Cazzato e la polizia municipale. Anche qui l’attenzione è stata focalizzata sulla situazione delle acque, dopo le divergenze emerse nei giorni scorsi, quando il Comune affermò che le analisi garantivano parametri nella norma, mentre «Coppula tisa» e «Sos costa» sostenevano che dalla foce del canale del Rio uscivano schiume e acque maleodoranti. L’intesa è stata quella di effettuare altre analisi. 
 
m.c.


Pubblicato il 25/06/2009


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