Corsano - Raccolta di firme contro il trasloco degli uffici postali

Iniziativa dell'associazione - Anziani Iniseme -

CORSANO -  INIZIATIVA DI «ANZIANI INSIEME» 
Raccolta di  firme contro il trasloco delle Poste nella 167
  «Spostare l’ufficio in periferia significa creare disagi agli utenti e problemi di sicurezza» 


Corsano - Sono 1.300 ormai i cittadini di Corsano che hanno sottoscritto un documento per manifestare la loro ferma opposizione al progetto di trasferire l’ufficio postale in un locale della periferia del paese.   La raccolta delle firme, cominciata sabato scorso per iniziativa dell’associazione “Anziani Insieme”, terminerà domenica prossima. «Nemmeno noi avevamo immaginato un risposta così massiccia da parte della gente», dice Carmelo Licchetta , presidente dell’associazione di anziani che, insieme al suo vice Donato Orlando e ad un gruppo di associati ha allestito un gazebo sul piazzale della chiesa, di fronte al municipio, dove la gente si ferma spontaneamente per firmare. L’ente Poste Italiane avrebbe già individuato un locale dove trasferire gli uffici; un locale che sarebbe «più spazioso e più consono» di quello attuale secondo i funzionari delle poste. «Ma come si fa a spostare nell’estrema periferia del paese un ufficio, come quello postale, dove ogni mese centinaia e centinaia di anziani, spesso soli e senza mezzo di trasporto, si recano per riscuotere la pensione?», fa presente Donato Longo, un consigliere comunale di minoranza che si è dichiarato pronto anche ad incatenarsi per impedire il trasferimento degli uffici postali in periferia. «L’amministrazione comunale in un incontro avuto con alcuni funzionari delle poste qualche mese fa dichiarò la sua disponibilità ad accogliere le richieste dell’ente. Abbiamo fatto visitare un locale di proprietà del Comune, dove prima veniva ospitato l’ufficio della polizia municipale, in pieno centro del paese; abbiamo proposto il locale dove oggi c’è una pizzeria, abbiamo proposto di costruire gli uffici di sana pianta su un terreno del comune, anche questo abbastanza centrale, ma alla fine abbiamo appreso dell’intenzione delle Poste di trasferire gli uffici nella zona 167 del paese, sulla strada per Alessano. Ma noi non ci stiamo e ci opporremo con ogni mezzo ai propositi ingiustificabili delle Poste». Chi dal trasferimento degli uffici avrebbe il disagio maggiore sarebbero gli anziani. «Io vivo sola, non ho mezzi. Come farei ad andare fin la a riscuotere la pensione in un ufficio lontano e isolato - dice Teresa Bleve, pensionata che è corsa a firmare - e poi io già ho paura quando esco dell’ufficio che si trova in pieno centro abitato», aggiunge. Ma il disagio sarebbe generale, come ha sottolineato Donato Orlando, vice-presidente dell’associazione anziani e consigliere comunale. «Le scuole, il municipio, gli uffici ed i servizi sono lontani chilometri dal locale che hanno individuato, per cui bidelli, impiegati comunali e privati che ricorrono quotidianamente ai servizi postali si troverebbero ad affrontare disagi seri. Senza contare i problemi relativi alla sicurezza ed il fatto che decentrare l’ufficio postale significherebbe svuotare ulteriormente il centro del paese».   

fonte: gazzetta del mezzogiorno a firma G. C. 
 
 


Pubblicato il 23/04/2010


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