Corsano - Caso depuratore

Allarme per la stagione balneare

CORSANO PREOCCUPA LA BALNEABILITÀ DELLA COSTA. MA NULLA SI MUOVE. E C’È IL RISCHIO CHE PIOVANO DISDETTE


Caso depuratore ora l’allarme scatta fra i turisti  


 C O R S A N O. Serpeggia la paura tra i turisti per la balneazione nelle acque in cui versa il depuratore. Con la  stagione estiva che sta per iniziare, si fanno sentire i riflessi dell’ordinanza di divieto di balneazione emessa dopo lo sversamento in mare di acque cariche del batterio escherichia coli, provenienti dal depuratore consortile.  In tanti che si preparano a trascorrere le vacanze sulla costa corsanese sorgono dubbi, mentre le telefonate con richiesta di chiarimenti si moltiplicano. L’ultima in ordine di tempo (ieri mattina) ha riguardato un signore di Parma, che ha contattato la sede del Centro servizi volontariato Salento di Tricase per chiedere informazioni. Il turista, insieme alla sua famiglia di quattro persone, tra cui due bambini, ha prenotato un’abitazione nella marina di Guardiola. «Sul nostro sito che ha ottomila contatti al giorno - dicono dal Csv - abbiamo dato ampia informazione sulla situazione dei depuratori della provincia di Lecce, sui continui sequestri che si stanno verificando, ultimo quello di Parabita, e sulle ferite inferte dal sistema depuratori al Parco Otranto-Santa Maria di Leuca. La gente - osservano - naviga su internet da tutta l’Italia e ci telefona chiedendo com'è la situazione, se ci sono pericoli per la balneazione».  Le domande più frequenti sono: «Ma si può fare il bagno?», «Rischiamo di prendere cistiti, infiammazioni agli occhi o altro?». Un’altra turista ha lamentato di aver già dato un anticipo di mille euro per l’affitto, ma di essere indecisa se raggiungere il Salento o meno. «Noi rispondiamo che la situazione è in via di definizione - dicono dal Csv - e che li terremo informati via mail, ma cogliamo molta preoccupazione e sfiducia». Stesse osservazioni dall’associazione Sos costa Salento. «La situazione sta diventando paradossale - afferma il presidente, Luigi Russo - abbiamo lanciato l’allarme ben sei mesi fa per Corsano, Tricase e Leuca, ma registriamo in quasi tutti i comuni un andazzo a dir poco “negazionista” da parte di chi amministra la sicurezza e la salute pubblica».

mauro ciardo


Pubblicato il 17/05/2009


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