Castro - Crollo in piazza Dante

14 indagati per il tragico cedimento

CASTRO ISCRITTI NEL REGISTRO DUE TECNICI CHE HANNO ESEGUITO LE OPERE, UN OPERAIO, I PROPRIETARI DEGLI IMMOBILI E IL TECNICO COMUNALE. PARTI OFFESE GLI ALTRI TITOLARI DELLE ABITAZIONI


Crollo in piazza Dante: 14 indagati

 

Tra le ipotesi, un cedimento dovuto ai lavori nella pasticceria e nel negozio sportivo

 


   • C A S T R O. Ci sono 14 indagati per il crollo in piazza Dante. I loro nomi compaiono nell’avviso di conferimento dell’in - carico ai consulenti per accertare le cause del crollo. Si tratta di un accertamento tecnico irripetibile. E l’iscrizione sul registro degli indagati - in questa fase - è una garanzia per coloro che hanno l’esigenza di fornire alla Procura elementi per fare chiarezza sull’accaduto.
   La presenza di indagati, comunque, lascia intendere che una prima idea la Procura se l’è fatta. Il crollo avvenuto il 31 gennaio scorso potrebbe essere stato causato dai lavori svolti all’interno dei locali che ospitano due attività commerciali rimaste sepolte sotto le macerie. Si tratta della pasticceria «Delizia» dei coniugi Mar - cello Baccaro e Maria Rosaria Fedele e del negozio di articoli sportivi «Sport, pesca, Mare» gestito da Martino Antonio C i r i o l o. Risultano indagati i tecnici che hanno seguito i lavori svolti nei due locali: Angelo Rizzo e Antonio Fersini, e l’operaio che stava realizzando le opere all’in - terno della pasticceria Francesco Rizzo. Hanno ricevuto l’informazione di garanzia pure i proprietari degli immobili: sei componenti della famiglia Lazzari-Russo (Gio - vanna, Maria Assunta e Silvia Lazzari; Alessia, Giuseppe e Riccardo Ruzsso) per quanto riguarda il locale che ospita il negozio di articoli sportivi; e Walter Franco Carrozzo, proprietario del locale della pasticceria. E’ indagato pure il tecnico comunale, il geometra Antonio Fernando Schif ano, per non aver vigilato sul rilascio delle autorizzazione per lo svolgimento dei lavori. Sia per gli interventi nella pasticceria sia per quelli eseguiti nel negozio di articoli sportivi risulta essere stata presentata la Dia., cioè la dichiarazione di inizio attività relative ad opere di manutenzione.
   Il crollo del 31 gennaio ha coinvolto venti immobili. I proprietari (le famiglie Valguarnera e Ciriolo) compaiono fra le parti offese insieme con comune. Gli accertamenti per fare chiarezza sulle cause ed eventuali responsabilità sono stati affidati a due esperti in tecnica delle costruzioni e ad un geologo. Le indagini sono svolte dai carabinieri della Compagnia di Tricase coordinati dal capitano Andrea Bettini e da quelli della stazione di Spongano diretti dal maresciallo Giuseppe Corvaglia e dal brigadiere Agostino Erriquez. 
 
 fonte: gazzetta del mezzogiorno
  
  
   
 


Pubblicato il 10/03/2009


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