AL VIA LA CAMPAGNA LECCE 30

Lunedì 26 febbraio alle 17 evento al Convitto Palmieri per lanciare la campagna

promossa dal movimento di cittadinanza attiva LeccePedala

Con Lecce30 una cittĂ  per tutt*

Al via la petizione popolare per la cittĂ  30

“Più spazio alle persone e meno auto per la sicurezza di tutti”

In dieci anni a Lecce 40 morti e 4.158 feriti in incidenti stradali

 

Una petizione popolare per chiedere che Lecce diventi una cittĂ  30. Con un evento pubblico lunedì 26 febbraio parte ufficialmente la campagna per la raccolta di firme promossa dal movimento di cittadinanza attiva LeccePedala a cui ha aderito un cartello di ben 33 associazioni e realtĂ  sociali della cittĂ . L’appuntamento è alle 17 al Convitto Palmieri dove i rappresentanti di tutti gli aderenti prenderanno la parola per motivare l’adesione alla campagna. L’iniziativa, in collaborazione con il Polo Biblio-museale di Lecce, nasce nel solco dell’esperienza di 30logna, all’interno del network Italia30 cui aderiscono movimenti e associazioni di una decina di capoluoghi.

 

Hanno finora sottoscritto la petizione: Fiab Lecce Cicloamici, Legambiente Puglia, Arci, Adoc Lecce, Fai delegazione di Lecce, Link, Udu, Salento Bici Tour, Veloservice Lecce, CPK Lecce, Ciclofficina Onza Onza, Città Fertile, Salento E-Cycling, Lupi del Salento, Tortuga Mtb, Cicli Minimi, Teatro Koreja, Associazione Opera Prima, Db d’essai, Crocevia, Mollare Mai, Fondazione Divergo, Costruiamo Inclusione, Possiamo, Lifewalking, Fucina Salentina, Tagghiate Urban Factory, Oikos, Todo Modo, Rione Santa Rosa aps, Prossima, Soroptimist.

 

Nella petizione, indirizzata al sindaco e al presidente del Consiglio comunale a norma del regolamento sulla partecipazione popolare, si chiede di “fissare al 1° gennaio 2026 l’attuazione di Lecce30, estendendo il limite di velocitĂ  di 30 km/h a tutte le strade locali urbane possibili secondo le norme e le direttive in essere, esclusi gli assi di scorrimento urbano, e adottando nel contempo e progressivamente una serie di misure collaterali”.

 

La richiesta è motivata innanzitutto dalla necessitĂ  di elevare la sicurezza sulla rete di strade cittadine e di strappare Lecce dalla morsa del traffico, rendendola effettivamente accessibile ed elevando gli standard di sicurezza per gli utenti fragili, a iniziare da pedoni e ciclisti. Nel Comune di Lecce, dal 2014 al 2023 nell’intero territorio comunale si sono registrati 40 morti e 4.158 feriti in 4.198 incidenti stradali. La media di 4 morti e 416 feriti all’anno Ă¨ sottostimata perchĂ© sono inclusi gli anni di lockdown. Tra il 2014 e il 2023 nel territorio comunale sono stati coinvolti negli incidenti 748 pedoni (8 morti e 696 feriti) e 454 ciclisti (3 morti e 411 feriti). Un prezzo che i promotori della petizione ritengono inaccettabile.

 

Strumento per promuovere la campagna è il sito www.lecce30.it attraverso il quale è possibile scaricare i moduli, da stampare, firmare e riconsegnare ai punti di raccolta firme indicati sullo stesso sito web. Nel sito, che riporta dati e statistiche scientifiche a sostegno della cittĂ  30 con espliciti riferimenti anche alla realtĂ  urbana di Lecce, c’è una risposta a tutti i dubbi e le perplessitĂ  sollevate dal dibattito che si è aperto sui temi della mobilitĂ  sostenibile.

 

“Vogliamo una cittĂ  meno inquinata, piĂą verde, piĂą sicura e inclusiva. Una cittĂ  accogliente da vivere che offra servizi a tutti, compresi anziani, bambini, fragili; una cittĂ  che riqualifichi gli spazi pubblici e la mobilitĂ  sostenibile. Una cittĂ  dove muoversi senza timore a piedi o in bicicletta”, afferma Adriana De Carlo, portavoce di LeccePedala, “il cammino verso Lecce cittĂ  30 Ă¨ una strada obbligata se vogliamo vivere in una cittĂ  di respiro europeo. Le strade devono essere luogo di aggregazione, non piĂą separazione e pericolo: vogliamo stimolare un radicale cambiamento culturale in merito alla stessa idea di mobilità”.

 

“Abbassare il limite a 30 (lasciando inalterato quello a 50 km/h sugli assi di scorrimento e sulla circonvallazione)”, spiega Andrea Alba, portavoce di LeccePedala, “eviterebbe semplicemente quei picchi di velocitĂ  che rendono le strade insicure e piĂą inquinate, e renderebbe il traffico piĂą fluido a una velocitĂ  costante. Con maggiore sicurezza sulle strade, si incoraggerebbe una parte dei cittadini a usare bici e piedi per gli spostamenti urbani decongestionando il traffico cittadino”.

 

“Bologna, Carpi, Pesaro, Firenze, Modena, Torino, Ferrara… E adesso finalmente anche il Sud! Siamo contentissimi che con l’adesione di Lecce si aggiunga un altro nodo alla rete di Italia30. Sempre piĂą sono le cittadine e i cittadini che chiedono strade piĂą sicure, luoghi di scambio culturale, spazi verdi e ambienti meno inquinati”, dice Alessandro Marchi, tra i fondatori di 30logna e responsabile della rete dei movimenti per le cittĂ  30, “la CittĂ  30 incarna la cittĂ  delle persone, rappresentando molto di piĂą di una semplice limitazione della velocitĂ . E come tale dev’essere implementata dalle Amministrazioni che scelgono questa via”.

 

Insieme a LeccePedala, sono parte attiva di Lecce30 le seguenti associazioni e realtĂ  sociali:

Fiab Lecce Cicloamici, Legambiente Puglia, Arci, Adoc Lecce, Fai delegazione di Lecce, Link, Udu, Salento Bici Tour, Veloservice Lecce, CPK Lecce, Ciclofficina Onza Onza, Città Fertile, Salento E-Cycling, Lupi del Salento, Tortuga Mtb, Cicli Minimi, Teatro Koreja, Associazione Opera Prima, Db d’essai, Crocevia, Mollare Mai, Fondazione Divergo, Costruiamo Inclusione, Possiamo, Lifewalking, Fucina Salentina, Tagghiate Urban Factory, Oikos, Todo Modo, Rione Santa Rosa aps, Prossima, Soroptimist


Pubblicato il 26/02/2024


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