Passione GialloRossa - Mago Lerda sceglie la carta giusta ed il Lecce continua a crederci

a cura di E. Losavio

“Mago” Lerda sceglie la carta giusta ed il Lecce continua a crederci
 
Per la quindicesima giornata del girone di ritorno di Lega Pro Prima Divisione Girone B, il Lecce ospita allo Stadio Via del Mare il Frosinone. Arbitra l’incontro Ros di Pordenone che ha già diretto i giallorossi (1^ giornata di ritorno, Lecce – Salernitana 2 – 1) coadiuvato dagli assistenti Caliari e Gori.
 
Le formazioni  Mister Lerda schiera il “suo” 4-2-3-1 con Caglioni tra i pali, Diniz, Vinetot, Abruzzese e Lopez W in difesa, Amodio e Papini a centrocampo, Barraco, Beretta e Doumbia in sostegno di capitan Miccoli.
L’ex Stellone (ha indossato la casacca giallorossa nel 1999 realizzando 6 reti) risponde con il classico 4-4-2 con Mangiapelo tra i pali, M Ciofani, Russo, Biasi e Crivello in difesa, Gessa, Gucher, Altobelli e Frara a centrocampo, D Ciofani e Curiale in attacco.
 
Primo tempo  Inizia la gara e dopo i primi minuti di studio, al 9’ il Lecce si affaccia in area avversaria con Diniz che serve in un corridoio il Capitano che manca all’appuntamento con il gol per pochi centimetri. I giallorossi prendono coraggio e al 15’ vanno vicini al vantaggio con Miccoli che, servito da Doumbia, si gira e manda la sfera di poco alta sulla traversa. Due minuti dopo si vedono gli ospiti con un tiro da fuori di Gucher sul quale Caglioni si esibisce in una parata plastica. Al 21’, Lerda è costretto al primo cambio: Lopez, infortunatosi al ginocchio dopo uno scontro di gioco, lascia il posto a Sales. Al 23’, i padroni di casa sbloccano il risultato con un’azione ben orchestrata: il Romario del Salento serve Doumbia che, superato in velocità il suo marcatore, effettua un cross morbido che Beretta di testa manda in rete. Al 38’, i ciociari rimangono in dieci: Gessa cade in area, Ros opta per la simulazione e il centrocampista giallo-azzurro abbandona il rettangolo verde per doppia ammonizione. Nel secondo minuto di recupero, i pugliesi potrebbero raddoppiare con Barraco che impegna seriamente Mangiapelo con un tiro all’incrocio dei pali. Dopo 4’ , l’arbitro manda tutti a bere un the caldo tra le proteste di Stellone che viene allontanato dal campo.
 
Secondo tempo  Inizia la ripresa con il Lecce in attacco alla ricerca del gol-tranquillità. Al 60’, Beretta lancia Doumbia che dopo essersi accentrato lascia partire un tiro che si spegne di poco alto sulla traversa. Al 62’, l’allenatore di Fossano opera il secondo cambio che risulterà decisivo: entra in campo il rientrante Bogliacino al posto di Giacomo Beretta che esce tra la standing-ovation dei tifosi. Al 70’, anche i salentini rimangono in inferiorità numerica per l’espulsione per doppia ammonizione di Abruzzese che sgambetta D Ciofani. Un minuto dopo, il mister giallorosso completa i cambi a disposizione inserendo Salvi al posto di Barraco. All’80’, i pugliesi raddoppiano con l’uruguayano che, ricevuto il passaggio da Miccoli (bravo ad approfittare di una rimessa laterale sbagliata del Frosinone) lascia partire un tiro che prima colpisce il palo interno e poi gonfia la rete. Dopo 4’ di recupero, Ros dichiara la fine delle ostilità con i tifosi che incitano i loro beniamini a lottare fino alla fine.
 
Conclusioni  Il Lecce conquista la diciannovesima vittoria stagionale che potrebbe essere decisiva per il finale di Campionato. Nel primo tempo, se si escludono i primi minuti e il tiro di Gucher sul quale Caglioni ha risposto da campione, è stato di marca giallorossa. Il dominio si è concretizzato con la rete di Beretta su cross di Doudou; il risultato sarebbe potuto essere più rotondo se Amodio e Barraco avessero avuto più fortuna. Nella ripresa, anche i padroni di casa sono rimasti in dieci e da quel momento il Frosinone sembrava mettere in difficoltà il Lecce. A rimediare a ciò, ci ha pensato “mago” Franco Lerda che ha estratto la carta Boglia dalla panchina. Il Lecce ha espresso una grande prestazione lasciando poco spazio agli avversari che mai hanno insediato la porta salentina. Come avviene in questi casi, non si riesce ad indicare un migliore e un peggiore. Se proprio lo si vuole fare, indico due nomi su tutti: Beretta non solo per il gol ma anche perché è stato il perno del gioco e Doumbia autore di grandi galoppate sulla sua fascia di competenza, autore dell’assist sul primo gol e anche perché è andato vicino alla sua marcatura personale. Per Giacomo si è trattato del quarto gol, per Mariano il sesto. Il meno positivo è stato Barraco poiché, oltre alla conclusione sul finale del primo tempo, nella ripresa è scomparso dal gioco. La cabala ha voluto che a segnare il gol-vittoria sia stato l’uruguayano nella stessa porta in cui aveva segnato contro la Salernitana (questa volta senza deviazione). Con questa vittoria i giallorossi salgono a 61 punti e il Frosinone rimane a 59. Entrambe le squadre vengono superate dal Perugia che guida la classifica con 62. Sognare non costa nulla… Alla ripresa del Campionato (la settimana prossima non si gioca per Pasqua), il Lecce affronterà in trasferta il Pisa; il Frosinone ospiterà l’Aquila. 
 
Auguro Buona Pasqua ai miei lettori e lettrici!!
 
E. Losavio 
 

Pubblicato il 15/04/2014


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