Passione GialloRossa - Il Lecce ad undici metri dal pareggio

A cura di E. Losavio

Lecce - Ascoli 1 - 2

Per la seconda giornata del girone di ritorno del Campionato di Serie B, il Lecce ospita allo Stadio Via del Mare l’Ascoli. Arbitra l’incontro Marchetti di Ostia Lido coadiuvato dagli assistenti Vecchi e Scatragli. Il Quarto Uomo è Camplone di Pescara.

Le formazioni  Entrambi gli allenatori utilizzano lo stesso modulo, il 4-3-1-2.

Corini schiera Gabriel tra i pali, Maggio, Pisacane, Lucioni e Zuta in difesa; Henderson, Tachtsidis e Hjulmand in mediana; capitan Mancosu alle spalle di Coda e Stepinski.

Baroncelli (Sottil squalificato) oppone Leali tra i pali, Pucino, Brosco, Quaranta e D’Orazio in difesa; Eramo, Danzi e Saric a centrocampo; Sabiri alle spalle di Dionisi e Bidaoui.

Primo tempo  Al 5° ci prova Mancosu in diagonale: Quaranta devia in corner. Al 13°, il tentativo di Sabiri, con la deviazione di Pisacane, sfiora la traversa. Sette minuti dopo, i padroni di casa flirtano con il vantaggio con la conclusione a giro di Tachtsidis che Leali devia in corner. Al 23°, il Lecce sblocca il risultato con il colpo di testa di Stepinski sul perfetto cross di Coda. Due minuti dopo, l’attaccante ex Benevento non sfrutta l’errore di un difensore marchigiano e, a porta quasi vuota, sfiora il palo. Al 28°, l’Ascoli pareggia con Dionisi. Al 34°, sul cross di Tachtsidis, il capitano giallorosso di testa non inquadra lo specchio. Dopo 1’ di recupero, l’arbitro manda le due squadre a bere un the caldo.

Secondo tempo  Mister Corini inserisce Meccariello al posto di Pisacane. Al 48°, doppia occasione per l’Ascoli: sul tentativo di Bidaoui, Gabriel compie un grande intervento; sul prosieguo dell’azione, la conclusione di Sabiri viene deviata in angolo da Zuta. Al 56°, gli ospiti passano in vantaggio con la doppietta dell’ex attaccante del Frosinone che, su respinta dell’estremo difensore giallorosso, non ha difficoltà a depositare in rete. Al 60°, il Lecce ha l’occasione di pareggiare con Coda che, sul filtrante di Hjulmand, fallisce un rigore in movimento. Al 66°, Majer, Nikolov e Rodriguez subentrano rispettivamente ad Henderson, Tachtsidis e Stepinski. Al 73°, Sabiri prova il tocco sotto sull’estremo difensore brasiliano ma Lucioni salva sulla linea. Sette minuti dopo, sul colpo di testa di Nikolov, Leali si rifugia in angolo. All’83°, Gallo prende il posto di Zuta. Al 90°, Leali abbatte Rodriguez; il direttore di gara non ha dubbi ed indica il dischetto: Mancosu manda in curva. Dopo 5’ di recupero, Marchetti dichiara la fine delle ostilità.

Conclusioni  Sin dai primi minuti, le due squadre si sono affrontate a viso aperto. A prendere l’iniziativa in modo più convincente è stato il Lecce che ha iniziato a presentarsi pericolosamente in area avversaria grazie ad un buono sviluppo della manovra. In una di queste occasioni, i padroni di casa sono passati in vantaggio. Gli ospiti sono apparsi tramortiti ed hanno rischiato di subire il secondo gol. Un retropassaggio sbagliato di Stepinski ha permesso all’Ascoli di avviare l’azione che ha portato al pareggio. Nella ripresa, ad iniziare meglio sono stati i bianconeri che hanno trovato il secondo gol. I “lupi” sono andati un paio di volte vicino al pareggio, ma la più clamorosa è stata il rigore fallito dal Capitano. Dopo sei risultati utili consecutivi, i ragazzi di Corini hanno conosciuto una nuova sconfitta. La compagine giallorossa non ha messo la giusta cattiveria e determinazione per conquistare i tre punti ed i senatori hanno deluso. Ancora una volta è risultato tardivo l’ingresso di  Rodriguez. L’unica nota positiva è stata la prestazione di Hjulmand (nella foto). Per fortuna i risultati delle dirette concorrenti non hanno peggiorato la situazione, ma ora si deve invertire la rotta e tornare a conquistare qualche vittoria per risalire la china. In classifica, i salentini rimangono a 31, i picchi salgono a 20. Nel prossimo turno, infrasettimanale, Mancosu e compagni ospiteranno nuovamente in casa il Brescia domani (martedì 9) alle 19; i marchigiani riceveranno il Frosinone ma alle 21.

E. Losavio  


Pubblicato il 09/02/2021


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