Presentazione del libro Figli del Tabacco di Salvatore Tuma

Una storia del sud, del Salento, ambientata nel fermento degli anni Settanta

Il prossimo 5 aprile esce nelle librerie italiane  â€˜Figli del Tabacco’ (pag. 464, euro 25,00), di Salvatore Tuma edito dalla casa editrice “I Libri di Icaroâ€.

È la storia di Nino, il diciassettesimo figlio di una coppia di anziani agricoltori salentini. Arriva tardi, in maniera inattesa: i suoi fratelli maggiori sono già in età di matrimonio e non riescono ad accettarlo ben volentieri.

Ma la voglia di riscatto è tanta, accompagnata da una curiosità di imparare e da un carattere fuori dal comune, che si manifesta già dai primi anni di scuola: Nino inizia a leggere tutto ciò che gli capita sotto mano ponendosi domande sull’universo, su Dio e sulla vita.

Nonostante sia animato da questo spirito, Nino viene bocciato due volte alle elementari: la vita della sua famiglia è scandita dalle migrazioni stagionali dei contadini in Basilicata, per la coltivazione e la coltura del tabacco.

Il carattere, la cultura e il particolare rapporto con la religione del piccolo Nino cominciano a entrare presto in rotta di collisione con le gerarchie politiche ed ecclesiastiche: un figlio di zappaterra non può leggere tanti libri, e mettere in discussione l’ordine costituito, compresi alcuni dogmi della religione cattolica. E in famiglia i suoi genitori e alcuni parenti, temono che questa lo possa far deviare dalla tradizione della casa, facendogli immaginare cose che un figlio di bifolchi non doveva avere neppure minimamente l’ardire di pensare.

Ma Nino non si ferma: spinto dal suo amore per il creato si accosta alla vita e alle opere di San Francesco d’Assisi. Comincia così a visitare poveri, vecchi, malati e famiglie avversate dalla buona sorte, portando loro aiuto e conforto. E come il poverello di Assisi, inizia a essere considerato ben presto come un piccolo sovversivo e un eretico.

Nino inizia così a prendere consapevolezza che la fede e le opere pie non sono la migliore medicina per curare il malessere sociale, e per contrastare i soprusi dei signorotti locali sui contadini.

Da qui all'adesione al Movimento Studentesco degli anni 70 il passo è breve, ma ben presto le lotte politiche, sociali e culturali lasciano spazio a una profonda disillusione: il terrorismo, le bombe, il massacro di Pasolini, turbano profondamente il suo animo pacifico, tanto da farlo allontanare ben presto dal Movimento e da indurlo a riflessioni amare sulla sua terra ed il suo paese.


Note sull'autore
Salvatore Tuma nasce a Supersano (LE), nel 1956. Laureato in lingue e letterature straniere moderne presso l’Università di Bologna, appassionato di dialettologia ed etnologia, ha approfondito i suoi studi con diverse ricerche antropologiche, con un occhio di riguardo per le religioni e i rituali dei popoli antichi precristiani. Grazie a una lunga indagine sul fenomeno del tarantismo e sulla cultura popolare salentina, nasce il suo primo romanzo "Il cembalo della luna" (Capone Editore, 2003).
Attualmente vive e lavora a Parma.


Pubblicato il 04/04/2022


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