di Silvia Avallone
Acciaio di Silvia Avallone
Un libro che mi ha molto preso e che è arrivato secondo classificato al Premio Strega che è stato assegnato pochi giorni fa. Incuriosita dalla storia, l’ho comprato e non sono rimasta delusa, tanto da decidere di scrivere la recensione.
L’autrice
Silvia Avallone è al suo primo romanzo, giovanissima, è nata nel 1984 a Biella e si è laureata a Bologna in Filosofia, dove vive attualmente. Una ragazza che farà sicuramente molta strada.
Il libro
E’ la storia incrociata di due famiglie che vivono a Piombino, vicino l’Isola d’Elba, e che dovranno fare i conti con un numero esorbitante di “avventure”, o meglio di colpi di scena. La cosa che mi ha colpito è stato l’amaro in bocca che mi ha lasciato il libro, anche se il finale è in qualche modo “positivo”. Le due protagoniste, che sono due ragazzine di 13 anni, amiche inseparabili, come in un romanzo di formazione, dovranno far fronte ai problemi della loro età..ma non solo. Dovranno far fronte anche ai problemi delle loro famiglie, dell’azienda che da lavoro ai loro genitori, ai problemi con i ragazzi. Il titolo del libro”Acciaio” rende perfettamente l’importanza della lavorazione di questo materiale nella storia che la Avallone ci descrive. Le due ragazzine si dividono apparentemente per una banale gelosia, ma hanno in comune tante cose che affiorano nel racconto: la voglia di riscatto verso i loro padri, la voglia di evadere e di essere “libere”, tipico della loro età.
Un romanzo triste per certi versi, ma comunque indicativo riguardo l’epoca che stiamo vivendo. Ambientato fra il 1999 e il 2001, è di grande attualità.
F.Losavio
Pubblicato il 05/07/2010