Da martedì 8 giugno - “I Got Minor (The red thread of March 12th)” del sassofonista barese Vincenzo Di Gioia

(Dodicilune / Ird)


Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da Ird e nei migliori store on line da Believe, martedì 8 giugno esce “I Got Minor (The red thread of March 12th)” di Vincenzo Di Gioia. Nei nove brani del disco il diciottenne sassofonista pugliese è affiancato da Francesco Schepisi (piano), Pasquale Gadaleta (contrabbasso) e Vincenzo Mazzone (batteria). 

«La tonalità minore, o meglio, le "sonorità minori", e quindi in generale l'atmosfera nostalgica, riflessiva e da un lato anche speranzosa che generano, rispecchiano la mia personalità, lo stato emotivo in cui mi trovo per la gran parte del tempo, il mio essere», sottolinea Di Gioia nel booklet impreziosito dalle fotografie di Natalia Riabchenko, Nicola Martinelli e Gianni Castellana (artephoto.info). «Da qui il titolo "I Got Minor", anche in analogia con il primo anatole della storia "I Got Rhythm". Il sottotitolo "The red thread of March 12th" si riferisce alla data di morte di Charlie Parker (12 marzo 1 955) che coincide, nel giorno, alla mia data di nascita (12 marzo 2003). Una coincidenza, una sorta di legame spirituale ulteriore, oltre alla sua musica, per il quale mi piace pensare di essere legato a Bird, mio punto di riferimento e fonte di ispirazione assoluta».

Il disco si apre con “I Got Minor”, composizione originale di Di Gioia, senza dubbio il brano di spicco dell'intero progetto. Nasce dall'idea di affiancare alle celebri strutture del blues e del rhythm changes quella del rhythm changes minore. Caratterizzato dalla velocità molto sostenuta, contribuisce assieme alle due take di Bebop di Dizzy Gillespie a fornire brio e adrenalina, equilibrata dalle dolci ballade “Laura” di David Raksin e “Body and soul” di Johnny Green. “Back home blues” e “Dexterity” sono le due composizioni di Charlie Parker che attestano la scuola di provenienza di Di Gioia. Si viaggia anche nel modale con “So What” di Miles Davis, per concludere con “Bean and the Boys” un contrafact del maestro Coleman Hawkins.
 

Vincenzo Di Gioia nasce a Terlizzi il 12 Marzo 2003. Intraprende lo studio del sassofono all’età di 12 anni e dopo soli 4 mesi si esibisce al “Talos Festival” come solista della “Apulia’s Banda Ruvo” del maestro Giuseppe Caldarola. All’età di 13 anni diviene membro fisso nel ruolo di 1° sax alto nella “Jazz studio Orchestra” del maestro Paolo Lepore. Qui collabora con musicisti del calibro di Chiara Civello, Fausto Leali, Simona Molinari, Gunhild Carling, Antonello Salis, Riccardo Fassi, Serena Brancale, Mathias Ruegg, Fawn Tolson, Joanna Rimmer, Eddy Olivieri ed altri. Nel 2017 vien e invitato come sassofonista ospite nel talk show televisivo “È ora di… Te!” del conduttore Vito Diomede. L’anno seguente forma il suo quartetto jazz avvalendosi della collaborazione di diversi musicisti quali Nico Marziliano, Andrea Gargiulo, Francesco Cinquepalmi, Pasquale Gadaleta, Ilario De Marinis, Vincenzo Mazzone ed altri, con cui esegue molteplici omaggi a Charlie Parker, fonte di ispirazione e punto di riferimento a cui è legato anche per mezzo di un “filo rosso”, ossia la data di morte del genio di Kansas City (12/03/1955) coincidente alla sua data di nascita (12/03/2003). Ha studiato sassofono classico al conservatorio “Niccolò Piccinni” di Bari, armonia jazz con il pianista Barry Harris e attualmente frequenta il triennio accademico di sassofono jazz al conservatorio “Niccolò Piccinni” e il liceo scientifico. Nel 2021 è tra i finalisti del Premio Internazionale Massimo Urbani.

Pianista barese classe  1990, Francesco Schepisi è attivo sulla scena musicale nazionale e internazionale da più di dieci anni. Intraprende lo studio del pianoforte intorno ai nove anni e presto comincia ad appassionarsi all’improvvisazione, come libera esplorazione dei suoni e come ricerca espressiva personale. Affiancando lo studio del repertorio classico, inizia ad approfondire il linguaggio jazzistico e ad assimilare la lezione afroamericana dei grandi maestri, partecipando anche a seminari e workshops di alta specializzazione. Successivamente consegue il diploma di II livello in Musica Jazz, presso il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari. Si esibisce in numerosi festival e rassegne jazzistiche, collaborando con musicisti di rilievo, in Italia e all’ estero. La sua attività discografica lo ha coinvolto in diversi progetti e formazioni, in qualità di leader e sideman.

Pasquale Gadaleta, classe 1965,  diplomato in contrabbasso classico presso il Conservatorio Nino Rota di Monopoli, consegue presso lo stesso Istituto il diploma accademico di II livello in discipline musicali ad indirizzo interpretativo-compositivo in musica jazz con il massimo dei voti e la lode. È stato vincitore di borsa di studio presso i seminari di Siena Jazz dove ha studiato con Bruno Tommaso e Furio Di Castri. Ha seguito seminari e workshop di perfezionamento con Miroslav Vitous, Marc Johnson,  Dennis Irwin e Rufus Reid. Nel 2007 è stato vincitore del Premio Nazionali Delle Arti sezione jazz. Ha suonato e/o inciso con, Tullio De Piscopo, Claudio Fasoli, Gianluigi Trovesi, Enrico Rava, Massimo Urbani, Pino Minafra, Steve Lacy, John Surman, Micheal Godard, Glen Ferris, Paolo Fresu, Rober to Ottaviano, Gianni Lenoci, Steve Potts, David Murray, Karl Berger, Kent Carter, Daniele Cavallanti, Tiziana Ghiglioni, Tiziano Tononi, Joshua Roseman, Louis Sclavis, Dave Burrell, Bob Mover, Don Moyè, Steve Grossman, John Tchicai, Taylor Ho Bynum, Michael Rosen, Vince Mendoza, Joe Lovano, Irene Aebi, Dusko Goykovich, Evan Parker, Bob Moses, Paolo Fresu ed altri. Nell’anno 2011/12 è stato docente di contrabbasso jazz  presso il conservatorio di Musica Niccolò Piccinni  di Bari e il conservatorio Nino Rota di Monopoli.

Vincenzo Mazzone è un musicista poliedrico. Collabora da oltre un trentennio con il trombettista Pino Minafra in varie formazioni musicali. Batterista e percussionista della Italian Instabile Orchestra, ha partecipato e partecipa a numerosi festival internazionali in Francia, Germani a, Spagna, Olanda, Canada, U.S.A., Giappone, Belgio, Danimarca, Norvegia, Inghilterra, Grecia, Macedonia, Slovenia, Bulgaria, Iugoslavia, Portogallo. Ha collaborato con musicisti di fama internazionale: D. Gillespie, A. Farmer, G. Schuller, D.Goigovich, L.Koonitz, C.Baker, C.Taylor, A Braxton, E.L.Davis, S.Kuriokhin, W.Breuker, M.Godard, A.Trovaioli, B.Bacarach, G.Gaslini, K.Tippett, L.Moholo. M. Ruegg. Ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica di Bari come percussionista per oltre un decennio e ha ricoperto il ruolo di timpanista presso l’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, con la quale ha partecipato a diverse incisioni discografiche e a numerose tournee in Francia, Brasile, Australia, Cairo, Russia. Ha inoltre collaborato con F.Donatoni, Mannino, L.Berio. Fondatore del gruppo percussionistico Sud Percussion, nel quale ricopre il ruolo di solista e compositore, ha partecipato a numerose rassegne musicali  ed ha prodotto un lavoro discografico (con la prestigiosa etichett a inglese Leo Records) dal titolo “Ping Pong”, progetto interamente dedicato agli strumenti a percussione. Dal 2003, collabora con la UFIP Italia in veste di musicista,  sperimentando i nuovi linguaggi della musica improvvisata. È docente di Strumenti a percussione presso il Conservatorio di Musica “Nino Rota” Monopoli. Ha pubblicato anche “11 studi per tamburo” (Edizioni Musicali Tabla 2004).


Pubblicato il 08/06/2021


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