Da mercoledì 22 febbraio Ammirato Culture House - Lecce

 
 
Da mercoledì 22 febbraio 
Ammirato Culture House - Lecce
www.ammiratoculturehouse.org 
 
TELL ME… ACTOR! 
 
  Al via all'Ammirato Culture House il programma di residenze artistiche sul tema "narrazione di gesta e drammaturgia d’attore", Enrico Messina Vittorio Continelli, Luana Giacovelli, Flavio Albanese, Manuela de Meo ospiti delle quattro sessioni 
 
 
Prende il via all'Ammirato Culture House di Lecce "Tell me... Actor!" il programma di residenze artistiche, curate dall'attrice Maria Chiara Provenzano con la direzione artistica del regista e attore Ippolito Chiarello, un percorso sul tema della "narrazione di gesta e drammaturgia d’attore. Enrico Messina, Vittorio Continelli, Luana Giacovelli, Flavio Albanese, Manuela de Meo saranno gli ospiti delle quattro residenze che avranno luogo da febbraio a maggio. Artisti con percorsi differenti ma uniti dalla cifra espressiva della narrazione: la narrazione delle gesta di Orlando e dei Paladini di Francia, la narrazione dell’èpos popolare dei Promessi Sposi, la narrazione del mito del Tempo. Una scelta dettata dalla volontà di accogliere,  nello spazio fisico e metafisico che è la residenza teatrale, percorsi nati da un’esigenza vitale, pulsante, meditata, provata. 
Apre la prima sessione l'attore, regista e autore pugliese Enrico Messina, che a partire da mercoledì 22 febbraio abiterà nel centro culturale leccese condividendo il suo percorso d'artista con chi vorrà prendere parte a "Il racconto degli Indistinti Confini" (dal 22 al 25 febbraio, iscrizione su prenotazione al 329.9741727) un breve breve laboratorio in cui si affronteranno gli “indistinti confini”, per dirla con Italo Calvino, delle Metamorfosi di Ovidio, ciò che separa il divino e l’umano. Nella narrazione di Ovidio tutto accade a ritmo serrato, s’impone all'immaginazione, e ogni immagine si sovrappone a un'altra immagine, acquista evidenza, si dilegua. A partire dalla selezione di alcune storie delle Metamorfosi si lavorerà alla “costruzione” di brevi racconti in cui la forza visionaria delle parole della letteratura unita alla potenza “creatrice” dell’immaginazione del narratore restituiscono la poesia della sottile soglia che, appunto, separa l’umano e il divino. Nel laboratorio si esploreranno non solo la scrittura, ma anche l’uso della voce e le possibilità narrative del corpo per costruire una partitura fisica che si connetterà a quella narrativa attraverso il lavoro sulle immagini e la ricerca del punto di vista.
Sempre nell'ambito della residenza venerdì 24 febbraio (ore 21 - ingresso 7 euro, posto unico) andrà in scena "Orlando Furiosamente Solo Rotolando" spettacolo tratto da “Hruodlandus Libera Rotolata Medioevale” di Enrico Messina e Alberto Nicolino,  raccontato da Enrico Messina con la collaborazione di Michaela Sapienza e prodotto da Armamaxa teatro. Camicia bianca, una tromba e uno sgabello: è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. All’essenzialità della scena si contrappongono la ricchezza e i colori delle immagini evocate: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri… Un vortice di battaglie e inseguimenti il cui motore è sempre la passione, vera o presunta, per una donna, un cavaliere, un ideale. Reale trasporto o illusorio incantesimo? Sono solo storie. Storie senza tempo di uomini d’ogni tempo, in cui tutto è paradosso, iperbole, esasperazione.
 
Enrico Messina è attore, regista e autore. Dopo varie esperienze, lavora sull’antica tecnica della fabulazione. Nel 1998 fonda la compagnia Armamaxa, che significa “carretto” e “trasporta” i progetti teatrali dei suoi componenti che si riconoscono in un teatro necessario e umano fatto di passione, tra oralità, movimento, ricerca sociologica, in una cultura artistica fortemente legata al presente. Così sono nati progetti e spettacoli come “Braccianti”, “Mammaliturchi”, “Orlando”, “Orecchiette”, “Principesse”, “Robin Hood” e “Racconto d’Oltremare” per il pubblico dei ragazzi; “Millenovecentottantuno”, “La diritta via” (scritto con l’ex magistrato Giuliano Turone), “Croce e fisarmonica”. Questo percorso ha portato la Compagnia nel 2008 a trovare casa a Ceglie Messapica e ad ampliare i propri orizzonti, avendo l’occasione di misurarsi con la gestione di un bene pubblico d’importanza fondamentale per la società civile: il teatro comunale.
«Tell me Actor è un luogo d'incontro per una riflessione sul teatro» dicono gli organizzatori della rassegna «Il titolo individuato per questa sessione di residenze, si accorda con la volontà di ripensare al ruolo dell’attore nella società seguendo la linea che dal giullare medievale ha portato sino a Dario Fo perché, come allora, l’istituzione che dovrebbe farsi carico del teatro, promuoverlo e fortificarlo, latita. Siamo in un nuovo Medioevo in cui l’attore deve riunire in sé abilità da poeta, danzatore, musicista, giocoliere… ma soprattutto deve saper scendere dal palco (quand’anche ne abbia uno a disposizione) senza cadere e guadagnare la piazza, l’agorà, facendo il proprio mestiere: quella grande magia che grazie ad una recitazione “epica” racconta personaggi che, con un gesto, una mano battuta sul fianco, uno schiocco di dita o uno squillar di tromba, appaiono vivi davanti ai nostri occhi sgranati. Acta est fabula, plaudite!».
 
Il programma di residenze proseguirà a marzo con l'autore, attore e regista teatrale Vittorio Continelli e la documentarista e autrice Luana Giacovelli, ad aprile con l'attore Flavio Albanese e a maggio con l'attrice Manuela de Meo.
 
 
 
Ammirato Culture House
Via di Pettorano 3, Lecce
www.ammiratoculturehouse.org
 
Ufficio stampa
Società Cooperativa Coolclub

Pubblicato il 20/02/2017


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