Teatro Koreja: in scena MATTIA E IL NONNO lo spettacolo tratto dal capolavoro scritto da Roberto Piumini

14 novembre 2021

Cantieri Teatrali Koreja – Lecce

                  Proseguono le domeniche in famiglia con il TEATRO IN TASCA di Koreja.    Domenica 14 novembre appuntamento alle ore 17.30 con MATTIA E IL NONNO lo spettacolo prodotto da Factory Compagnia Transadriatica/Fondazione Sipario Toscana in collaborazione con Nasca Teatri di Terra. Lo spettacolo che vede in scena Ippolito Chiarello ha vinto l’EOLO AWARD 2020 come miglior spettacolo.

 

“Per aver proposto con estrema poesia e delicatezza, traendolo dal libro omonimo di Roberto Piumini, il tema della morte, così spinoso da offrire al pubblico dei ragazzi. Per mezzo dell’interpretazione felice e leggera di Ippolito Chiarello, lo spettacolo, si muove sulla sapiente e immediata riscrittura che Tonio De Nitto ha fatto del libro. La narrazione dell’interprete ci accompagna amorevolmente, mano nella mano, in compagnia del piccolo Mattia e di suo nonno, che da poco lo ha lasciato, in un viaggio fantastico attraverso uno scenario sempre vivo e pulsante, che ci farà comprendere in modo poeticamente profondo come tutte le persone che abbiamo amato, non spariranno mai, rimanendo in maniera durevole dentro di noi”.

 Mattia e il nonno è un piccolo capolavoro scritto da Roberto Piumini (pubblicato da Einaudi Ragazzi) uno degli autori italiani più apprezzati della lettura per l’infanzia.

In una lunga e inaspettata passeggiata, che ha la dimensione forse di un sogno, nonno e nipote, si preparano al distacco, a guardare il mondo, a scoprire luoghi misteriosi agli occhi di un bambino, incontri magici, piccole avventure pescate tra i ricordi e a capire che non basta desiderare per ottenere qualcosa, ma bisogna provare e soprattutto non smettere mai di cercare.

In questo delicato passaggio di consegne il nonno insegna a Mattia, giocando con lui, a capire le regole che governano l’animo umano e come si può a rimanere vivi nel cuore di chi si ama.

Una tenerezza infinita è alla base di questo straordinario racconto scritto con dolcezza e grande onirismo. Un lavoro che ci insegna con gli occhi innocenti di un bambino e la saggezza di un nonno a vivere la perdita come trasformazione e a comprendere il ciclo della vita.

E’ un farmaco questo racconto, uno di quelli che noi adulti, avremmo dovuto avere la fortuna di conoscere da piccoli per imparare a recepire la separazione come questo cammino tra nonno e nipote e non come un trauma, come spesso accade nella nostra esistenza.


Pubblicato il 13/11/2021


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