OPEN DANCE ospita il PROGETTO RIC.CI per il recupero delle coreografie anni ‘80/’90

23 settembre Cantieri Teatrali Koreja (Le)

 
OPEN DANCE ospita il PROGETTO RIC.CI
per il recupero delle coreografie anni ‘80/’90
 
dal foyer al teatro visitando nuovi spazi
PRIMA REGIONALE con UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA
e gli allievi della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.
 
e poi lo spettacolo di Equilibrio Dinamico e l’incontro con Marinella Guatterini
 
Biglietto unico a 6 euro
 
 
23 settembre
Cantieri Teatrali Koreja (Le)
 
                     
Prosegue ricca di interessanti appuntamenti, OPEN DANCE, la rassegna dedicata al teatro-danza e alla danza contemporanea organizzata dai Cantieri Koreja di Lecce col sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Regione Puglia e con il contributo del Teatro Pubblico Pugliese.
 
Saranno diversi gli spazi dei Cantieri ad ospitare la serata del 23 settembre 2016.
Si parte alle ore 19 con L’IMPORTANZA DEL RECUPERO DEL REPERTORIO DI DANZA CONTEMPORANEA (ingresso libero) incontro con Marinella Guatterini saggista e critico di danza e balletto e Gemma Di Tullio, Responsabile Programmazione Danza del Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del PROGETTO RIC.CI (Reconstruction Italian Contemporary Choreography anni Ottanta-Novanta) ideato da  Marinella Guatterini
Nato da un osservatorio a carattere internazionale, il Progetto RIC.CI punta a dare risalto e dunque a (ri)mettere in moto la memoria della danza contemporanea italiana dall’inizio degli anni Ottanta sino agli inizi dei Novanta. Questo capitolo del nostro passato artistico è infatti pressoché dimenticato, ma in esso risiedono i germi di una creatività tutta italiana e di una capacità di progetto, spesso in bilico tra danza, teatro, arti visive, poesia e letteratura, sorprendentemente originali.
 
Alle ore 21.00 atteso ritorno per la compagnia Equilibrio Dinamico YouthfulDANCEcompany di Fasano (Br) in scena con FORESTIERO DELLA VITA, una partitura coreografica tragi-comico ispirata al romanzo Uno, Nessuno e Centomila di Luigi Pirandello. Forestiero della Vita è la frizzante e divertente elaborazione coreografica di Roberta Ferrara rivolta alla ricerca minimalista della concezione del tatto, inteso come mezzo di comunicazione. Toccare ed essere toccati. Una bottiglia di birra stappata, una moltitudine di colori e coriandoli con la consapevolezza che, forse, essere se stessi è la miglior via d'uscita da ogni dramma esistenziale.
 
A seguire una PRIMA REGIONALE con UCCIDIAMO IL CHIARO DI LUNA (1997-2015) danze, voci e suoni del Futurismo italiano. Ideate da Silvana Barbarini, le danze dello spettacolo, decollarono alla Scuola Paolo Grassi nel 1997. In quell’occasione fu chiesto all’autrice di esplorare l’universo creativo della sua insegnante, Giannina Censi, unica danzatrice futurista scoperta dal vate del movimento, Filippo Tommaso Marinetti. Oggi riallestito nell’ambito del Progetto RIC.CI ideato da Marinella Guatterini, perché parte del cospicuo bagaglio di creazioni e progetti non convenzionali degli ‘80/’90, Uccidiamo il chiaro di luna è un sorprendente incontro di gesto, poesia e musica, nella fresca e precisa interpretazione dei giovani allievi della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi.  
 
Le danze di Uccidiamo il chiaro di luna di Silvana Barbarini – sostiene Marinella Guatterini - decollarono alla Scuola Paolo Grassi, nel 1997, per l'allora Atelier e oggi Corso di Teatrodanza. Silvana era stata allieva dell'unica danzatrice futurista, scoperta da Filippo Tommaso Marinetti, quando, appena sedicenne, danzava i versi del poeta comasco Escodamè e del "parolibero" Gioia e nel 1931 la Sinfonia aerea del compositore Pick Mangiagalli. In lei - ex ballerina sulle punte, stanca dell'accademia - Marinetti intravvide subito l'ideale corpo della sua Danza dell'aviatrice e forse non a caso. Giannina, ebbe Rosina Ferrario come zia materna, la prima donna dell'aviazione italiana e tra il 1929 e il 1930 si era affiancata al celebre aviatore Mario De Bernardi per spericolati voli acrobatici. Nel novembre 1931, durante l'inaugurazione della Mostra di aeropittura e scenografia futurista alla Galleria Lino Pesaro di Milano, la Censi si esibì in un alluminico costume "balneare futurista", firmato da Enrico Prampolini, mentre, dietro le quinte Marinetti declamava il suo A mille metri su Adrianopoli bombardata e Serie di seconde parti di immagini aviatorie. Fu uno shock per il pubblico e per la critica entrambi reagirono lanciando ortaggi e improperi, e l'aerodanza, idea originalissima del Futurismo, non ebbe seguito se non nel 1979 allorché la Barbarini, con Alessandra Manari (altra giovanissima allieva della Censi) decisero di ricomporre liberamente l'esperienza della loro insegnate, e sotto i suoi occhi vigili.
Nacque un evento importate nella storia della danza contemporanea italiana SiioVlummia-Torrente. Da allora una serie di nuovi spettacoli neofuturisti, ispirati a materiali storici di poeti, artisti visivi e musicisti del movimento marinettiano, furono allestiti ancora dalla Barbarini. Solo alla Scuola Paolo Grassi, tuttavia, e su nostra indicazione, la danzatrice-coreografa osò impegnarsi nella ricostruzione non filologica delle tre danze del Manifesto futurista della danza (La danza dello Schrapnel, della Mitragliatrice e dell'Aviatrice).
L'esperienza rivelò, all'epoca, aspetti ignorati, in genere, dalla didattica italiana quali l'impiego di un'energia discontinua, crescente e decrescente, contratta e decontratta in intervalli di tempo molecolari e la valorizzazione del microgesto e di una microdinamica, mai fine a se stessa ma alla eventuale ricomposizione di un universo di senso e di poesia ove il gioco e l'ironia siano veicoli creativi oltre che espressivi.
Oggi riproposto, perché parte del cospicuo bagaglio di creazioni e progetti non convenzionali del Corso di Teatrodanza e della Scuola Paolo Grassi, Uccidiamo il chiaro di luna avrà una nuova vita (nel 1997 fu ospitato in molte città e altrettanti festival italiani) e ha già nuovi interpreti, per questo è, in parte, cambiato proiettandosi sempre, con rigenerata e fresca vivacità, nel futuro.
  
LA SERATA prevede UN INGRESSO UNICO di 6 euro comprensivo di entrambi gli spettacoli.
 
 
Cantieri Teatrali Koreja - Lecce
ufficiostampa@teatrokoreja.it
 
www.teatrokoreja.it 

Pubblicato il 22/09/2016


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