Lecce - Cantieri Teatrali Koreja - venerdì 13 e sabato 14 marzo
In bilico fra “nuova patria” e origini
SYNAGOSYTY la periferia dei nuovi italiani.
Atteso a Koreja l’eccezionale lavoro di Gabriele Vacis
venerdì 13 e sabato 14 marzo 2009
Cantieri Teatrali Koreja
Prosegue STRADE MAESTRE 2008-2009 la stagione teatrale promossa da Cantieri Koreja, Provincia di Lecce, Regione Puglia e Ministero per i Beni e le Attività Culturali che propone tra novità e conferme spettacoli di spessore e qualità molto apprezzati dal pubblico.
Attesissimo a Lecce venerdì 13 e sabato 14 marzo 2009 alle ore 20.45 con il Teatro Regionale Alessandrino e SYNAGOSYTY per la regia di Gabriele Vacis, regista e fondatore dello storico Teatro Settimo di Torino.
Lo spettacolo trova le sue radici nel teatro di narrazione del Settimo, muovendosi però in una dimensione corale attraverso il racconto dell’infanzia e della giovinezza di un uomo che spesso si trova a doversi interrogare sulla propria identità.
In questo modo Vacis intreccia il teatro di narrazione con la memoria dei nostri tempi.
Scritto a quattro mani con Aram Kian, SYNAGOSYTY approfondisce un’analisi della storia contemporanea che abbandona i confini del nostro paese per spingersi agli estremi confini del mondo, in un tempo in cui le barriere politiche e religiose cadono, senza riuscire ad annullare il pregiudizio.
Lo spettacolo è la storia dei nuovi italiani, di quelli che hanno genitori stranieri. E’ la storia delle “seconde generazioni” che parte, appunto, da SYNAGOSYTY, periferia di una grande città del nord in cui il padre di Aram, iraniano, è stato catapultato e in cui Aram è nato.
Le paure di Aran sono le paure di tutti gli adolescenti cresciuti, come lui, in una periferia negli anni Ottanta, con musica grunge, cortei studenteschi, serate in discoteca, inconcludenti anni universitari e lavoro che non si trova.
Divertente e assolutamente autentico, Aram racconta le sue sventure con irresistibile comicità, sempre con lucida ironia e qualche volta con legittima rabbia. La sua particolare condizione di uomo senza identità è un problema di bruciante attualità, un problema che riguarda tutti e che Gabriele Vacis propone attraverso una scrittura deliberatamente “leggera”.
Saranno due attori ad alternarsi nella scena e nella narrazione, con l’obiettivo di ritrovare il Teatro nella sua funzione di narratore del presente.
In bilico fra incanto, ironia e tragedia, attraverso la voce di Aram Kian, Gabriele Vacis costruisce un testo che è uno stralcio di vita e di memoria e, insieme, uno sguardo al futuro di una società che impara, giorno per giorno, a dare un significato all’aggettivo “multietnica”.
Io sono uno di quelli che si riempiono lo zainetto di esplosivo e fanno saltare la metropolitana di Londra…
Se uno alto, biondo venisse qui a dirti: ho lo zainetto pieno di bombe… tu ti metteresti a ridere, no?… Ma se te lo dico io? Un brivido ti viene, no? Solo perché sono basso e nero. Che poi non sono neanche tanto nero…al limite un po’ olivastro… Che adesso è anche peggio. Almeno… fossi senegalese!
Gabriele Vacis è nato a Settimo Torinese il 18 ottobre 1955. Laureato in architettura, è tra i fondatori della Cooperativa Laboratorio Teatro Settimo. Dal 1993 al 1996 è stato coordinatore del corso attori della Scuola d'arte drammatica "Paolo Grassi" di Milano. Dal 1995 insegna lettura e narrazione orale presso la scuola Holden di Torino. Il 6 maggio 1996 ha ricevuto il Premio per la regia dall'Associazione Nazionale Critici di Teatro. Regista teatrale, ha curato la regia di spettacoli quali Libera nos ispirato alle opere di Luigi Meneghello; Novecento, Canto per Torino, Olivetti, drammaturgia di Laura Curino e Gabriele Vacis; Totem. letture, suoni, lezioni, con Alessandro Baricco. Ha curato la regia degli spettacoli Stanca di guerra e Un'altra storia con Lella Costa. È autore con Marco Paolini degli spettacoli Adriatico, 1987, Liberi tutti, 1991 e Il racconto del Vajont, 1994, Premio UBU 1995 per il teatro civile. Ha promosso festival teatrali e diretto le regie di opere liriche; dal 1995 insegna lettura e narrazione orale presso la scuola "Holden" di Torino.
con Aram Kian e Francesca Porrini
scenofonia Roberto Tarasco
scene e costumi Lucio Diana
regia Gabriele Vacis
Al termine dello spettacolo di venerdì 13 marzo la compagnia del Teatro Regionale Alessandrino incontrerà il pubblico.
E’ possibile raggiungere il teatro Koreja in via Guido Dorso, 70 con l’autobus n° 28.
MINICARD CTK – 3 spettacoli a scelta
Intera: 27 euro
Ridotta (under 25 e over 60): 20 euro
L’abbonamento non è a posto fisso.
Prenotarsi in tempo per gli spettacoli scelti.
INGRESSO AI CANTIERI TEATRALI KOREJA
Intero: 12 euro
Ridotto (under 25 e over 60): 8 euro
Gli studenti universitari potranno beneficiare di uno sconto del 50% sul prezzo del ridotto, acquistando il biglietto a 4,00 euro presso l’Edisu di via Adriatica a Lecce previa esibizione del libretto universitario. Tale titolo dovrà essere convertito presso il botteghino del teatro.
PREVENDITA e INFORMAZIONI
dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 18.00
Cantieri Teatrali Koreja
Via Guido Dorso, 70 – tel. 0832.242000 / 240752
e-mail: info@teatrokoreja.it
www.teatrokoreja.it
Pubblicato il 12/03/2009