Torino - 25 e 26 marzo 2011
Mario Martone sceglie IANCU per celebrare l’Unità d’Italia
al Teatro Stabile di Torino
Fabrizio Saccomanno dà voce al Sud
25-26 marzo 2011
Cantieri Teatrali Koreja
Lo Stabile di Torino nella stagione del 150° dell’Unità d’Italia ospita un’importante serie di produzioni, che accompagnano il pubblico in un ideale viaggio nella storia della scrittura scenica italiana con alcuni dei più importanti nomi nel panorama del teatro contemporaneo da Mariangela Gualtieri a Cesare Ronconi e Danio Manfredini, da Raffaella Giordano a Pippo Delbono ed Emma Dante e poi ancora Luca De Filippo, Carlo Cecchi, Fabrizio Gifuni, Massimo Castri e molti altri.
Fra questi, scelto da Mario Martone, Direttore della Fondazione del Teatro Stabile nell’ambito della rassegna FARE GLI ITALIANI, Fabrizio Saccomanno in scena venerdì 25 e 26 marzo alle ore 21.00 presso la Cavallerizza Reale di Torino con IANCU, un paese vuol dire il nuovo lavoro, produzione Koreja, scritto a quattro mani con Francesco Niccolini, per la regia di Salvatore Tramacere.
Iancu è il racconto di una giornata, una domenica dell’agosto del 1976 in cui la grande Storia, quella con la S maiuscola, invade la vita e le strade di un paese del Salento. Un famoso bandito, fuggito dal carcere di Lecce due giorni prima, è stato riconosciuto mentre si nasconde nelle campagne del paese. Inizia così una tragicomica caccia all'uomo che coinvolge un po’ tutti, bambini compresi. Ma questo non è solo il racconto di una giornata. E’ il racconto di un’infanzia e degli inganni e le illusioni che la circondano. Ed è soprattutto il racconto di un’epoca. Attraverso gli occhi di un bambino di otto anni viene ricostruito il mosaico del ricordo: uno strano e deformato affresco di quegli anni nel profondo Sud. Un sud che oggi non c’è più, piazze e comunità che si sono svuotate e si sono imbarbarite, o sono state svendute. Con quegli occhi a volte spalancati, altre socchiusi, altre ancora addormentati e in sogno, si racconta un mondo, frammenti di storia e di uomini e di donne, di battaglie tra bande e rivali e giochi pericolosi. Nessuna cartolina, nessuna nostalgia: è un mondo duro, cupo, eppure comico e grottesco. Un mondo fotografato un attimo prima di scomparire. Un mondo di figure mitiche, contadini, preti, nonni, libellule, giornaletti e una gran voglia di diventare grandi, chissà poi perché.
progetto Fabrizio Saccomanno
testo Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno
con Fabrizio Saccomanno
regia Salvatore Tramacere
scenografia Lucio Diana
foto Lucia Baldini
cura tecnica Mario Daniele, Angelo Piccinni
cura della produzione Laura Scorrano
organizzazionen Franco Ungaro
grazie a Giulio Petruzzi e alla comunità di Tuglie (Le)
INFO
Cantieri Teatrali Koreja • Tel 0832 242000 / 240752
mail to: info@teatrokoreja.it
www.teatrokoreja.it
Pubblicato il 24/03/2011