Debutta a Koreja la Compagnia Teatro di Ateneo dell'Università del Salento

martedì 15 aprile 2014 Lecce - Cantieri Teatrali Koreja

Debutta a Koreja 
la Compagnia Teatro di Ateneo dell'Università del Salento
 
in scena H.H. -
LA CONFESSIONE DI UN VEDOVO DI RAZZA BIANCA
riscrittura ironica, grottesca e onirica della Lolita di Nabokov
 
con la regia di Aldo Augieri
martedì 15 aprile 2014
Lecce - Cantieri Teatrali Koreja
 
 
Debutta martedì 15 aprile alle ore 20.45 H.H. - LA CONFESSIONE DI UN VEDOVO DI RAZZA BIANCA, il primo spettacolo messo in scena dalla Compagnia Teatro di Ateneo dell'Università del Salento composta da studenti e professionisti di cui Aldo Augieri è Direttore Artistico.
 
Il lavoro è una riscrittura del testo Lolita di Nabokov in chiave ironica, grottesca, onirica e tribunalesca in cui vengono affrontate tematiche forti considerate spesso ostili e ripugnanti.
Humbert Humbert, il colpevole, nell'opera è sotto processo e deve confessare la sua colpa, il brivido che ha provato e l'attrazione fulminante di cui è affetto nei confronti di Lolita, fanciulla molto più giovane di lui.
La confessione è uno spartito suddiviso in momenti molto diversi tra loro all'interno dei quali i ricordi si mescolano a incubi, apparizioni deformanti e fantasmi sonori tradotti in voci fuori campo.Piani temporali differenti si incarnano sulla scena attraverso l'uso abile del corpo e della voce degli attori.
La passione di Humbert Humbert rivolta a Lolita fanciulla in carne e ossa, non è altro che la traduzione letteraria della passione e del desiderio che il russo Nabokov provò quando, abbandonata la sua terra e lingua madre, fu costretto a scrivere in inglese, infiammandosi e abbandonandosi alla scoperta e al dialogo attraverso un nuovo codice linguistico.
Questa passione giocosa, piena di doppi sensi, viene costantemente giudicata da un tribunale effettivo e mentale che prende corpo durante il monologo di Humbert.
Il tribunale in realtà è il gioco della censura, del giudizio nei confronti di chi sperimenta la lingua, correndo il rischio di oltraggiarla. Di oltraggiare la scrittura e i propri desideri estremizzandoli a tal punto da provocare equivoci, come nel caso di Lolita.
Lo stesso Humbert-Humbert vive un auto giudizio costante durante la confessione e il suo pensiero si sdoppia tra presente e passato, tra giudizio e giustificazione come d'altronde il suo stesso nome.
Questo doppio prende in scena le sembianze di uno dei personaggi chiave, nell'aspetto del tutto simile a lui che assume la funzione di uno specchio, di un' ombra che lo segue e tormenta e nel cui riflesso egli è costretto costantemente a compiere un processo di autovalutazione che  tesse durante l'intero corso della confessione. Finale a sorpresa.
 
regia Aldo Augieri
aiuto regia: Totò Del Popolo
con Aldo Augieri, Vito Lettere, Federica Epifani, Anastasia Coppola
scenografia: Antonio Cazzato, Daniele Sciolti
oggetti di scena: cooperativa sociale "Fatti di Carta"
suoni e musica: Emanuele Augieri
trucchi e costumi: Bianca Sitzia
luci: Musiclub
scenemapping: mi.s.fu-14c0
 
 
 
INFO: 
Teatro di Ateneo / Università del Salento
Tel. 327/3973263
 
Cantieri Teatrali Koreja
Tel. 0832/242000
www.teatrokoreja.it
 

Pubblicato il 14/04/2014


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