Venerdì 19 marzo - il paesaggio pugliese trasformato dalla Xylella tema di un incontro web promosso dall'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam

TRA I RELATORI IL PAESAGGISTA E AGRONOMO GIANLUCA TRAMUTOLA.

Venerdì 19 marzo alle 19:30 in diretta streaming su Zoom

Venerdì 19 marzo alle 19:30 in diretta streaming su Zoom l'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam promuove un incontro sul tema "Nuovi paesaggi? Paesaggi in trasformazione" (info e iscrizioni iicamsterdam.esteri.it). In particolare il paesaggista e agronomo pugliese Gianluca Tramutola, docente dell'Accademia di Architettura di Amsterdam (www.sap-gt.nl), approfondirà alcune tematiche legate ai paesaggi pugliesi, in drammatica e inesorabile trasformazione dovuta alla morte degli ulivi causata dal batterio Xylella fastidiosa. L'incontro (in inglese), coordinato da Alessandra Maselli e introdotto da Paola Cordone (direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam) vedrà anche la partecipazione di Hanneke Kijne, architetta, paesagista e direttrice del Dipartimento di Architettura del Paesaggio – Accademia di Architettura di Amsterdam (morelandscape.nl), che nel suo intervento farà riferimento ad alcuni casi di paesaggi olandesi, mostrando un approccio diverso alle trasformazioni con la creazione di nuovi paesaggi.

La trasformazione è insita nell’essenza del paesaggio. Le dinamiche delle azioni trasformatrici sono da sempre dipendenti dalle complesse ed instabili relazioni tra condizioni ambientali, economiche, politiche, sociali e culturali dei territori. La Convenzione Europea sul Paesaggio, firmata a Firenze il 20 ottobre 2000 dagli Stati membri del Consiglio d’Europa stabilisce nelle definizioni dell’articolo 6 riguardante le misure specifiche di sensibilizzazione: «Ogni parte si impegna ad accrescere la sensibilizzazione della società civile, delle organizzazioni private e delle autorità pubbliche al valore dei paesaggi, al loro ruolo e alla loro trasformazione». Da sempre i paesaggi si avvicendano e si trasformano, ma fino a che punto è possibile governare le trasformazioni senza perdere l’identità costitutiva degli stessi? Possiamo parlare di nuovi paesaggi, o si tratta di stati di transizione verso forme di degrado e semplificazione senza obiettivi e strategie di sviluppo consapevoli? Chi sono i veri attori delle trasformazioni dei paesaggi europei contemporanei? Nonostante i buoni propositi, appare spesso incolmabile la distanza tra chi ha il ruolo di governare le trasformazioni e chi le rende reali nella vita di ogni giorno. In una società sempre più disgregata dal forte individualismo e da alienanti forme di comunicazione e socializzazione virtuali, siamo realmente consapevoli ed interessati a ciò che accade intorno a noi?

Info e iscrizioni
iicamsterdam.esteri.it


Pubblicato il 17/03/2021


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