Ulivi, vince il batterio killer abbattuti cento alberi tra Gallipoli e Leuca

 
 
Ulivi, vince il batterio killer
abbattuti cento alberi
Nardoni:«Indennizzi agli agricoltori»
Erano nella zona tra Gallipoli, Copertino e Leuca
 
fontecorrieredelmezzogiorno
 
Salento — Il giorno è arrivato. Questa mattina si concluderà lo sradicamento, cominciato ieri, di cento ulivi. Un provvedimento imposto dal Comitato fitosanitario permanente dell’Unione Europea per impedire la diffusione della Xylella fastidiosa, il batterio che, da un anno circa, sta causando l’essiccamento degli alberi. Gli ulivi, prima tagliati e poi sradicati, si trovavano all’esterno della zona focolaio - compresa tra Copertino, Gallipoli e Leuca -, individuata dai membri del comitato fitosanitario della Regione Puglia. Segno che la Xylella starebbe effettivamente varcando i confini dell’area sottoposta a controlli e nella quale dovrebbero essere messi in atto i rimedi per debellare il batterio-killer degli ulivi. Nella mattinata di ieri, gli ispettori fitosanitari dell’Ufficio provinciale agricoltura di Lecce e gli operatori dell’Arif, l’Agenzia regionale per le attività forestali, hanno eseguito gli svellimenti nei pressi della cava del Gruppo Palumbo a Sternatia, lungo la statale 101, nei pressi del rondò all’ingresso di Copertino, lungo la tratta ferroviaria tra Trepuzzi e Squinzano.
IL PIANO - L’annuncio dell’abbattimento degli ulivi era stato dato, il 4 aprile scorso, dall’assessore regionale alle Politiche agricole, Fabrizio Nardoni, nel corso di un incontro convocato nella prefettura di Lecce. A due mesi esatti dal sopralluogo nel Salento dei due ispettori del Fvo, l’Ufficio alimentare e veterinario della Commissione europea, era arrivato il primo, pesantissimo verdetto sullo stato di salute delle piante simbolo della regione. «Gli ulivi sono relativamente giovani, soltanto tre superano i cento anni di vita e a questi sarà risparmiato l’abbattimento per un meno invasivo taglio a metà del tronco - ha riferito Nardoni -. Le piante ricadono nei terreni di 30 agricoltori ai quali sarà riconosciuto un indennizzo». Impossibile, al momento, sapere se saranno necessari altri provvedimenti drastici - l’area interessata è quella Sud-occidentale del Leccese che copre ottomila ettari di terreno e ospita circa 5-600mila piante -, o come si intenda procedere sulle piante ammalate. Dell’emergenza Xylella fastidiosa si è discusso ieri, nella IV commissione consiliare della Regione presieduta da Orazio Schiavone, alla presenza dei rappresentanti delle associazioni delle aziende vivaistiche. Una determina regionale ha limitato la movimentazione delle piante all’interno della provincia di Lecce, mentre all’esterno non è mai consentita, a eccezione di un esiguo numero di specie e solo dopo il campionamento e l’analisi che certifichi l’assenza del batterio.
 
IN REGIONE - «Le conseguenze - ha detto in commissione il consigliere di Pdl-FI Erio Congedo -, sono la perdita economica per la mancata vendita extra provincia, per i contenziosi a seguito della mancata evasione degli ordini e per aggravio dei costi conseguente all’attività di campionamento e analisi, oltre agli oneri di mantenimento di quelle specie non movimentabili, senza garanzie che le stesse possano essere vendute in tempo prima che diventino non commercializzabili». Di qui le richieste delle associazioni vivaistiche per l’erogazione di contributi per tamponare la situazione di grave difficoltà economica delle aziende.

Pubblicato il 15/04/2014


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