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Trovato batterio killer che sta uccidendo gli ulivi salentini
Salento - «Un patogeno da quarantena, molto pericoloso, la cui presenza viene segnalata oggi per la prima volta in Europa da quando, sul finire del 1800 venne isolato nel sud della California», così Vincenzo Parisi, tecnico agronomo, definisce il «killer» degli ulivi salentini. Il nome scientifico è «xylella fastidiosa» ed è un batterio che viene trasmesso alle piante attraverso le punture di un insetto che non è stato ancora identificato.
Parisi è il vicepresidente del Codile, il Consorzio di difesa delle produzioni intensive della provincia di Lecce, che fa parte del gruppo di studio sul fenomeno insieme all’Università di Bari, al Cnr di Bari, all’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia e all’Ufficio provinciale dell’agricoltura. L’esperto ritiene che il batterio - la cui presenza è ora, purtroppo, accertata negli uliveti pugliesi - rappresenta una minaccia per l’olivicoltura europea. Anche se mancano ancora le prove di patogenità, a causa della velocità con cui si sta diffondendo la fitopatia, la Regione Puglia sta operando di prevenzione ed emanerà a giorni il cosiddetto «decreto di lotta obbligatoria».
Resta anche da identificare qual è l’insetto (probabilmente «importato» da Paesi esteri) che inocula la «xylella fastidiosa». Gli esperti ritengono possa trattarsi di un insetto ad apparato pungente-succhiatore. Per altro, questo batterio agisce «alleandosi» con il fungo «phaeoacremonium» che, a sua volta, danneggia le colture. Si tratta infatti di un altro «killer» la cui presenza negli uliveti pugliesi è stata comprovata.
Fonte: gazzettadelmezzogiorno a firma Flavia Ferravezza