PRESENTATO IL CATALOGO DELLA MOSTRA "LAMPANTE. GALLIPOLI, CITTÀ DELL’OLIO"

Giovedì 20 febbraio - ore 18
Museo Castromediano - Viale Gallipoli, Lecce

Giovedì 20 febbraio (ore 18 - ingresso libero) al Museo Castromediano di Lecce, la presentazione del catalogo della mostra “Lampante. Gallipoli, città dell’olio”. Un racconto che, per tutta l'estate ha celebrato nel Castello di Gallipoli, “l’oro liquido” che, dall’inizio del XVI secolo, permise alla città jonica di divenire la maggiore piazza europea per la produzione e la commercializzazione di olio lampante, “illuminando” le grandi Capitali europee come Parigi, Londra, Berlino, Vienna, Stoccolma, Oslo, Amsterdam e intrattenendo, con le stesse, ricchi commerci e scambi culturali.

 La mostra è realizzata in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Gallipoli in collaborazione con Polo BiblioMuseale e Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Lecce, Brindisi e Taranto, Teatro Pubblico Pugliese, Fondazione Lungarotti di Torgiano, Archivio Armando Marrocco di Milano, Casa Vestita di Grottaglie, Museo Italiano della Ghisa di Longiano, Festival Olioofficina di Milano, Ceramiche Fratelli Colì di Cutrofiano, Archivio dell’oleificio e saponificio L'Abbate e collezione Gualtiero Tarantino con il patrocino di Mibact, Regione Puglia, Provincia di Lecce, CNR, Università del Salento, Associazione Italiana per il Patrimonio Archelogico Industriale, Associazione Italiana Amici dei Mulini Storici, Gal Terra d’Arneo.

Il catalogo ripercorre tra immagini e testi in italiano e inglese il senso e i contenuti della mostra apprezzata da migliaia di visitatori. Nel XVIII secolo la produzione e l’esportazione di olio dalla Puglia e in particolare dalla Terra d’Otranto raggiunsero l’apice. Il 90% dell’olio che si esportava dalla Puglia nel 1700 era olio lampante, olio chiaro e grasso, acquistato specie dagli Stati esteri per l’illuminazione, per la lavorazione della lana e per fabbricare il sapone. “Lampante” è stata la "messa in scena" di un territorio e del suo bene più prezioso: l’olio, le sue eccellenze, le tante storie, le mille rotte e le preziose tracce.

Il Castello di Gallipoli - gestito dall’Agenzia di Comunicazione Orione di Maglie, con la direzione di Luigi Orione Amato e la curatela dell’architetto Raffaela Zizzari - dopo decenni di chiusura e incuria, da luglio 2014 accoglie turisti provenienti da tutto il mondo, dalla Puglia e dal Salento ma soprattutto i cittadini della città bella che da troppo tempo vedevano negata la possibilità di apprezzare sale, torrioni, gallerie, corridoi, di ammirare la bellezza della luce del sole sulle pareti dell'atrio e il panorama mozzafiato che regalano le terrazze circondate dal mare Jonio. 

 


Pubblicato il 20/02/2020


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