Ancora una sconfitta a Carpi
La dura legge del gol condanna il Lecce
Per la sedicesima giornata del girone di andata di Lega Pro, girone A, il Lecce è impegnato in trasferta allo stadio Sandro Cabassi di Carpi. Arbitra l’incontro Maresca di Napoli.
Le formazioni Tacchini schiera un 4-4-2 con Sportillo tra i pali, Letizia, Terigi, Poli e Sperotto in difesa, Cortesi, Concas, Bianco e Di Gaudio a centrocampo, Kabine e Arma in attacco. Lorieri, che sostituisce in panchina lo squalificato Lerda, risponde con il 4-2-3-1 con capitan Benassi tra i pali, Vanin, Esposito, Di Maio e Legittimo in difesa, Memushaj e Zappacosta a centrocampo, Falco, Pià e Chiricò in sostegno dell’unica punta Jeda.
Primo tempo Inizia la gara e il primo tentativo è dei padroni di casa con Poli, che su cross a rientrare di Arma, colpisce di testa e manda di poco a lato. Al 7’, risponde il Lecce con un diagonale di Chiricò che viene bloccato dal numero uno emiliano. E’ un continuo botta e risposta tra le due squadre. Al 15’, è sempre il difensore Poli a creare apprensione in area giallorossa con un colpo di testa che sorvola la traversa. Al 28’, ancora il giovane Chiricò prova ad impensierire Sportillo con un tiro centrale che viene facilmente bloccata dall’estremo difensore emiliano. Un minuto dopo, Jeda fa un assist di testa per la giovane mezza punta ospite, il cui tentativo viene ribattuto in angolo. Al 31’, il Lecce reclama un rigore: Pià, dopo un dribbling, entra in area di rigore e viene sgambettato: l’arbitro ignora. Al 37’, Lorieri è costretto al primo cambio: al posto dell’infortunato Zappacosta, entra Giacomazzi. La sua partita dura poco perché al 42’ l’uruguaiano viene espulso per doppia ammonizione per un fallo inesistente. Dopo 4’ di recupero, l’arbitro manda tutti a bere un the caldo.
Secondo tempo Inizia la ripresa e Lorieri, per rimediare all’inferiorità numerica, fa entrare Palumbo al posto di Chiricò. Il primo tentativo è della squadra di casa al 19’ con un tiro di Concas che termina di poco alto. L’equilibrio tra le formazioni viene rotto al 32’, quando Legittimo trattiene in area Arma: questa volta per l’arbitro non ci sono dubbi e decreta la massima punizione. Arma si presenta sul dischetto e spiazza Benassi sbloccando il risultato. Il vantaggio trovato galvanizza il Carpi che in altre occasioni va vicino al raddoppio. Al 34’, secondo cambio per il Lecce: esce Falco ed entra Vinicius. Al 37’, Potenza dopo aver rubato un pallone in area, conclude verso la porta ma il suo tentativo non impensierisce il numero uno giallorosso. Al 41’, il Lecce rimane in nove: Pià protesta vivacemente con l’arbitro e viene mandato anzitempo sotto la doccia. Ferretti e lo stesso Potenza provano a rendere il passivo più pesante e dopo 3’ di recupero, Maresca manda tutti sotto la doccia.
Conclusioni Riprendendo una canzone degli 883, il Lecce è stato condannato dalla dura legge del gol. La partita è stata equilibrata e le due squadre si sono affrontate a viso aperto. I giallorossi hanno dimostrato un piccolo miglioramento dal punto di vista del gioco rispetto alle precedenti giornate e sono stati condannati solo da un calcio di rigore. Protagonista in negativo è stato l’arbitro: ha negato un possibile rigore ai salentini, ha espulso Giacomazzi per un fallo inesistente e, al contrario, non ha adottato lo stesso provvedimento nei confronti di Bianco che era stato già ammonito. Con questa sconfitta, il Lecce perde il primato solitario del girone e viene raggiunto dalla stessa squadra emiliana a quota 29. Nella prossima giornata, di sabato, il Lecce ospiterà al Via del Mare l’Albinoleffe, invece il Carpi giocherà in trasferta a Como.
E. Losavio
Pubblicato il 17/12/2012