Passione GialloRossa -Il Lecce si complica la vita

a cura di E. Losavio

Il Lecce si complica la vita
 
 
Eliminata la Virtus Entella, il Lecce per la finale di andata dei play-off di Lega Pro, girone A, prima divisione, è impegnato in trasferta allo stadio Sandro Cabassi contro il Carpi. Arbitra l’incontro Maresca di Napoli che ha già diretto i giallorossi ( XVI giornata, Carpi – Lecce 1 – 0; XXVII giornata, Portogruaro – Lecce 0 – 0).
 
Le formazioni  Brini schiera il 4-2-3-1 con Sportiello tra i pali, Letizia, Poli, Gagliolo e Sperotto in difesa, Papini e Bianco a centrocampo, Concas, Pasciuti e Di Gaudio in sostegno dell’unica punta Della Rocca. Gustinetti conferma il 4-3-1-2 con Benassi tra i pali, Diniz, Martinez, Esposito e Tomi in difesa, Vanin, capitan Giacomazzi e Memushaj a centrocampo, Bogliacino dietro le punte Jeda e Chevanton.
 
Primo tempo  Inizia la gara con le due squadre che si affrontano a viso aperto. La prima occasione è per la squadra di casa con Della Rocca che conclude sull’esterno della rete, ma Benassi copriva il suo palo. Al 10’, ci prova Chevanton con una punizione angolata, ma la traiettoria non sorprende Sportiello. Al 31’, il Lecce va vicino al vantaggio. Da un cross di Diniz, Jeda colpisce di testa ma il suo tentativo viene alzato in corner con la punta delle dita dal portiere emiliano. Purtroppo, per l’attaccante giallorosso questa è stata l’ultima azione della partita poiché al 42’ finisce ko per un infortunio muscolare e viene sostituito da Chiricò. Nell’ultima azione della prima frazione, il Carpi va vicino al vantaggio: su cross da calcio d’angolo, Concas colpisce di testa che viene respinto dal portiere di Trivigliano sulla linea; sulla ribattuta, la conclusione di Gagliolo colpisce il palo. Dopo 3’ di recupero, l’arbitro manda tutti a bere un the caldo.
 
Secondo tempo  La ripresa si apre allo stesso modo della prima parte di gara. Nella prima azione, il neo entrato Chiricò ha l’occasione di sbloccare il risultato. Dopo uno scambio veloce al limite dell’area con Chevanton, l’attaccante giallorosso supera il portiere avversario ma nel momento di appoggiare la palla in rete viene anticipato da un difensore carpigiano. Al 14’, l’uruguayano dopo essere caduto male sul terreno di gioco, accusa problemi alla spalla ed è costretto ad abbandonare il campo sostituito da Foti. Al 17’, il giovane attaccante salentino ci riprova con uno spiovente a girare che per sua sfortuna sfiora l’incrocio dei pali. Al 27’, arriva l’episodio che rompe l’equilibrio. Una punizione dal vertice sinistro tagliata rasoterra di Kabine, entrato al posto di Pasciuti, viene deviata in porta da Tomi. Per il Lecce è una vera doccia fredda. Al 31’, Gustinetti opera il terzo cambio inserendo Falco al posto di Vanin. La giornata sfortunata dei giallorossi continua al 33’ quando, con le tre sostituzioni effettuate, si infortuna Martinez con  Gustinetti che arretra Giacomazzi in difesa. L’ultimo brivido arriva da una conclusione di Poli che Benassi respinge con l’aiuto del palo. Dopo 5’ di recupero, diventati 6 per una sostituzione del Carpi, Maresca manda tutti sotto la doccia.
 
Conclusioni  Nel primo tempo, le due squadre si sono affrontate a viso aperto con continui cambi di gioco da una parte e dall’altra. L’occasione per rompere l’equilibrio l’ha avuta Jeda con un colpo di testa che sicuramente meritava maggior fortuna. Purtroppo pochi minuti dopo, ha dovuto abbandonare l’incontro per un infortunio muscolare. Nella seconda parte, il neo entrato Chiricò ha avuto due clamorose occasioni che non hanno sortito l’effetto sperato (soprattutto la prima). L’autorete di Tomi è stato il culmine della giornata sfortunata dei giallorossi che era già iniziata male con gli infortuni di Jeda, Chevanton e dello stesso Martinez. A differenza del Lecce, il Carpi è stato più cinico e alla fine ha ottenuto un risultato positivo che visto l’andamento della gara è giusto. Migliori in campo Martinez e Chevanton che fino alla loro uscita sono stati i trascinatori della squadra. Nella gara di ritorno, Gustinetti è costretto a rivedere la formazione a causa dei tre infortunati e della squalifica di Memushaj che, diffidato, è stato ammonito. La delusione è tanta, ma i giallorossi ci devono credere e giocare come sanno fare. Solo così può raggiungere il suo obiettivo.  
 
E. Losavio
 

Pubblicato il 11/06/2013


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