a cura di E. Losavio
Passione GialloRossa
Il Lecce conquista un buon punto in inferiorità numerica
Per la quarta giornata del girone di ritorno di Lega Pro, Prima Divisione, girone B, il Lecce è impegnato in trasferta allo Stadio Nicola Ceravolo contro il Catanzaro. Arbitra l’incontro Rapuano di Rimini, coadiuvato dagli assistenti Bottegoni e Fraschetti.
Le formazioni Brevi schiera il 4-2-3-1 con Bindi tra i pali, Catacchini, Ferraro, Rigione e Di Chiara in difesa, Vacca e Vitiello a centrocampo, Russotto, Benedetti e Marchi in sostegno dell’unica punta Fioretti.
Anche Lerda adotta lo stesso modulo con Perucchini tra i pali, D’Ambrosio, Diniz, Abruzzese e Lopez W. in difesa, Papini e Amodio a centrocampo, Ferreira Pinto, Bogliacino e Doumbia in sostegno di capitan Miccoli.
Primo tempo Inizia l’incontro e al 6’ ci prova Miccoli su punizione dai 30 metri, ma la barriera ribatte il suo tentativo. Dopo una fase di torpore, al 20’ si infiamma la gara con un contrasto a palla lontana tra Lopez e Marchi. Il direttore di gara decide di non intervenire con le proteste di Brevi che viene espulso. Al 25’, corner del capitano ma Abruzzese scivola e non riesce a colpire la sfera. Cinque minuti dopo, il Lecce colleziona la più nitida occasione per sbloccare il risultato. Su un cross da calcio di punizione del Romario del Salento, Diniz arriva con un attimo di ritardo per spingere la palla in rete. Al 40’, si vede il Catanzaro con un gran tiro di Russotto che finisce la sua corsa sul palo alla destra di Perucchini. Dopo 3’ di recupero, l’arbitro manda tutti a bere un the caldo.
Secondo tempo Riprende la gara e i giallorossi salentini partono subito all’attacco. Al 48’, vanno vicini al vantaggio con un colpo di testa di Bogliacino che, su cross di Ferreira Pinto, sfiora la rete. Due minuti dopo, ci prova Papini ma la sua conclusione termina fuori. Al 56’, per dare più spinta, mister Lerda decide di operare il primo cambio inserendo Zigoni al posto di Amodio. Al 63’, ci riprova il capitano ma Bindi, con qualche difficoltà, respinge il pericolo. Proprio nel momento in cui i pugliesi stanno producendo il massimo sforzo, rimangono in inferiorità numerica per l’espulsione (dubbia) di Papini per un fallo a centrocampo su Germinale. Per far fronte alla nuova situazione, l’allenatore di Fossano inserisce De Rose al posto di Miccoli e al 73’ manda in campo Beretta al posto di Ferreira Pinto. Un minuto prima del fischio finale, Tortolano ci prova dalla distanza ma Peru blocca senza problemi. Dopo 5’ di recupero, Rapuano dichiara la fine delle ostilità.
Conclusioni Dopo cinque vittorie consecutive, il Lecce conquista un punto che può considerarsi prezioso perché ottenuto in inferiorità numerica e su un campo difficile come quello dei calabresi.
Non è stata una partita eccezionale. Nel primo tempo, i salentini hanno attaccato non riuscendo a trovare la via della rete per pochi centimetri e soprattutto con l’occasione fallita da Diniz; i padroni di casa si sono resi pericolosi con il palo colpito da Russotto; nella ripresa, proprio nel momento in cui producevano il massimo sforzo, Papini è stato espulso. Probabilmente l’arbitro avrà compensato la mancata espulsione di Lopez per il contrasto su Marchi. Anche se in dieci, gli ospiti hanno tenuto bene il campo non concedendo nulla agli avversari consentendo al loro portiere di trascorrere una domenica tranquilla. Con questo prezioso pareggio, il Lecce sale a quota 34 punti; il Catanzaro raggiunge 31 punti. Nella prossima giornata, i giallorossi ospiteranno al Via del Mare il Perugia per una sfida da non fallire per continuare a crederci nella conquista del primo posto; i calabresi giocheranno in trasferta a Pisa.
E. Losavio
Pubblicato il 27/01/2014