Laboratorio Teatrale in collaborazione tra Koreja e Casa della CaritĂ 

LABORATORIO TEATRALE “CASA DELLA CARITA’” IN COLLABORAZIONE CON IL TEATRO “KOREJA” E CON LA PARROCCHIA “S. MARIA DELL’IDRIA”
 
 
Venerdì 31 gennaio alle ore 11.00 presso la Casa della Carità in Corte Gaetano Stella, n°14 a Lecce è stato presentato in conferenza stampa SCOPRIRSI  ATTORE DI COMUNITA’, laboratorio teatrale organizzato dalla Casa della Carità-Caritas Diocesana di Lecce e da Cantieri Teatrali Koreja con la parrocchia “S. Maria dell’Idria”.
Il laboratorio, diretto da Fabio Zullino, Anna Chiara Ingrosso ed Emanuela Pisicchio attori di Koreja, è rivolto agli ospiti della Casa della Carità e ai cittadini che vogliono fare un’esperienza di teatro  e di dialogo interculturale.
La carità cristiana va incarnata e, quindi, tradotta necessariamente in educazione alla verità, alla giustizia, alla libertà, all’accoglienza, alla solidarietà, all’interculturalità, alla mondialità e alla pace, oggi, soprattutto nei riguardi dei fratelli attanagliati da un estremo disagio corporale e spirituale, dobbiamo fare di tutto per “riorganizzare la speranza”, superando definitivamente il concetto di mero assistenzialismo, puntando sulla formazione e sull’integrazione, promuovendo incontri culturali e di preghiera, costituendo laboratori teatrali, corsi di pittura, fotografia e lingua.
 
 
Sono intervenuti:
Don Attilio Mesagne, Direttore Casa della Carità – Caritas, Lecce;
Daniele Vitali, Referente artistico Casa della Carità, Lecce;
Salvatore Tramacere e Franco Ungaro, direzione artistica Cantieri Teatrali Koreja con lo staff di Koreja
Laura Sicignano, regista
 
 
 
SCOPRIRSI  ATTORE DI COMUNITA’
LABORATORIO TEATRALE
 
diretto da Anna Chiara Ingrosso, Emanuela Pisicchio e Fabio Zullino (attori di Koreja) 
 
 
Chi è l’attore di comunità? 
E’ una persona prima che un personaggio, una persona con i propri bisogni, i propri conflitti, le proprie sfide, che ha voglia di conoscere e scoprire, di giocare, di sorprendersi e incantarsi. E’ il motore di un processo vivo di incontro molto ravvicinato fra persone diverse, di diversa cultura e provenienza. E’ il teatro che avvicina platea e palcoscenico, che fa irrompere la vita nel teatro e il teatro nella vita. E’ il teatro che unisce e che prova ad abolire le gerarchie. Non c’è alcuna dizione da imparare, non c’è da  recitare. C’è da scoprire le proprie potenzialità nel dialogo e nell’incontro con l’altro. Il teatro è il veicolo di questo incontro e dialogo. 
 
Il laboratorio mira a sviluppare le possibilità espressive e comunicative del proprio corpo,favorendo l’acquisizione di una maggiore consapevolezza di sé e la capacità di lavoro di gruppo e di socializzazione
I partecipanti acquisiranno, anche attraverso giochi di animazione e improvvisazione individuali e collettivi, strumenti e competenze per saper gestire le proprie capacità comunicative vocali e mimico-gestuali. 
E’ prevista inoltre l’analisi, la lettura e interpretazione di un testo teatrale che sarà scelto dai partecipanti e che sarà messo in scena a conclusione del laboratorio. 
Si lavorerà pertanto sulla lettura espressiva e interpretativa di un testo e sulla elaborazione degli elementi base per produrre un’azione scenica: lo spazio e il tempo, la storia, l’analisi dei personaggi e delle situazioni. partecipanti verranno guidati attraverso esercizi di improvvisazione alla caratterizzazione dei personaggi e alla definizione delle azioni sceniche fino al montaggio dell’intero spettacolo.
Sarà il modo per offrire ai partecipanti la possibilità di misurarsi con una prova delle competenze e abilità acquisite. 
 
Il laboratorio è rivolto agli ospiti della Casa della Carità e ai cittadini che vogliono fare una esperienza di teatro  e di dialogo interculturale
 
Numero massimo di n° 20  partecipanti dai 18 anni in su.
Durata:  minimo 40 ore per due incontri settimanali di due ore ciascuno. 
 
 
 
ESPERIENZE DI TEATRO SOCIALE
 
 
Accanto ai laboratori teatrali che ogni anno svolge presso la sua sede e presso le scuole di ogni ordine e grado di tutto il territorio della provincia di Lecce, Koreja ha tenuto i seguenti laboratori nel campo del teatro sociale:
 
- 1997 cooperativa “Adelfia” di Alessano (le) che si occupa di riabilitazione psichiatrica;
 
- 1998 e 1999, in regime di convenzione e per conto del comune di Guagnano(Le), in riferimento al progetto ex-legge 216 sui minori a rischio;
 
- 1999 e nel 2002 Istituto Penale Minorile di Lecce grazie ad  un programma comunitario dal titolo “Il teatro degli esclusi” rivolto ai giovani reclusi;
 
- 2001-‘02 centro Handicap e Solidarietà di Lecce;
 
- 2002 CTM “Don Milani”  di Lecce insieme ai volontari leccesi ed ai ragazzi affidati a Koreja dai servizi sociali del Tribunale dei Minori di Lecce;
 
- 2002-‘03 Centro d’accoglienza per ragazzi diversamente abili “Dai” di Borgagne (Le);
 
- 2003-2005 progetto IFTS, corso di formazione tecnica superiore, della durata di 1800 ore, per Esperti di Teatro Sociale dal titolo “Dalla marginalità all’integrazione”. 
 
 Tra le attività di tirocinio previste dal percorso formativo gli allievi hanno realizzato      
           in particolare laboratori teatrali presso l’Istituto penale di Borgo San Nicola a          
           Lecce l’ASL Le/1, l’IPSCTP “De Pace” di Lecce;
 
- 2007-2008 Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce progetto “Dedica” con le detenute della sezione di massima sicurezza;
 
 
- marzo-aprile 2014 Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce Progetto “Leggere Dentro” per “Itinerario Rosa. Percorsi al Femminile”. Il progetto promuove l’inclusione sociale delle detenute attraverso la lettura collettiva, la diffusione e interpretazione  del testo “La Rivoluzione della Luna” di Andrea Camilleri.
 
 
 
 
 

Pubblicato il 31/01/2014


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