Koreja senza convenzione, Ungaro: «Il Comune non firma, uno smacco per la città»

Koreja senza convenzione, Ungaro:
«Il Comune non firma, uno smacco per la città»
 
Cantieri Teatrali dimenticati dal 2012, tuona il direttore
«Non è questione di soldi, salta il titolo di teatro stabile»
 
 
SAlento - L’atto d’accusa di Franco Ungaro al Comune di Lecce ha radici antiche, in un retroterra di promesse che Palazzo Carafa non avrebbe mantenuto, e che ora, a suo dire, rischiano di far saltare il riconoscimento di «teatro stabile» ai Cantieri Teatrali Koreja, e di conseguenza anche i finanziamenti ministeriali. «Se dovessimo perdere il nostro status sarebbe uno smacco per Lecce candidata a Capitale della cultura europea», tuona Ungaro.
LA CONVENZIONE - Il direttore organizzativo dei Cantieri Teatrali Koreja attende la firma su una convenzione per il 2013 e il 2014 che ancora non c’è. Un atto che, per Franco Ungaro, «non è tanto importante sul piano finanziario, quanto dal punto di vista del riconoscimento di una realtà come la nostra che dà lustro alla città con la sua intensa produzione culturale». C’è timore, in questa fase, che il finanziamento ministeriale di circa 160 mila euro all’anno possa essere decurtato proprio a causa del mancato accordo con il Comune. «È chiaro che senza le risorse statali sopravvivere per noi sarebbe più difficile – riflette Franco Ungaro -. Abbiamo 15 dipendenti fissi e tanti altri collaboratori. Dobbiamo pagare stipendi e contributi. Il sindaco Paolo Perrone ci ha promesso più volte di voler rinnovare la convenzione, ma dal 2012 nulla è accaduto. E non dicano che mancano i soldi: non è una questione di risorse economiche, dato che i 15 mila euro promessi possono essere recuperati attraverso i finanziamenti pubblici come i Sistemi ambientali e culturali. In altre città candidate a Capitale europea della cultura, come Ravenna e Perugia, le amministrazioni comunali collaborano intensamente con i teatri stabili; si è attivato un dialogo fecondo che senz’altro gioca a favore della candidatura. Qui a Lecce questo non accade. E nonostante noi abbiamo più volte proposto di fare un unico cartellone teatrale, il Comune continua a promuovere iniziative proprie diverse dalle nostre».
 
LA REPLICA - Su queste recriminazioni, l’assessore comunale con delega a Spettacoli ed eventi, Gigi Coclite, è stato piuttosto secco l’altro giorno, spiegando, durante la presentazione delle manifestazioni per i 50 anni di attività dell’Odin Teatret del regista Eugenio Barba, che «la convenzione è stata stilata così come prevedevano gli accordi». Nel novero degli enti finanziatori dei Cantieri Teatrali Koereja, oltre al Comune di Lecce, c’è la Regione Puglia che elargisce 200 mila euro all’anno, mentre mancano all’appello i 90 mila euro che fino a cinque anni fa versava la Provincia di Lecce. L’ente di Palazzo dei Celestini, dopo aver subito il totale svuotamento dei poteri, non contribuisce più al sostegno finanziario dell’istituzione teatrale leccese. «Dal Comune attendiamo un cenno – conclude Franco Ungaro – per riallacciare un rapporto interrotto ormai da tempo che si dovrà basare, com’è giusto che sia, sul riconoscimento della nostra esistenza come operatore culturale capace, malgrado tutto, di attrarre 15 mila spettatori all’anno».
 
fonte: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

Pubblicato il 26/09/2014


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