IN ATTESA DELLE DECISIONI DI ANAS SI E’ ATTIVATO IL CIRCOLO VIZIOSO DEI POLEMISTI
a cura di Francesco De Nuccio
Coordinamento PRO 275
Siamo alle solite. C’è chi vuol vendere una parte per il tutto, cercando di far coincidere la propria visuale con il panorama da imporre a tutti.
Mesi fa, alle richieste di chiarimenti da parte di ANAC, sono giunte le osservazioni delle varie parti istituzionali e private coinvolte. Ebbene di tutto questo non si ha traccia perché il procedimento ancora in corso è stato trasformato in una decisione consolidata.
Le richieste avanzate da ANAC su ditte e gara d’appalto sono improvvisamente diventate una sorta di sentenza irrevocabile.
Il tutto si è, ovviamente, saldato con quel circuito famigeratamente collaudato da decenni, nel quale albergano detentori di verità assolute, santoni sempre dalla parte del giusto e politici neo-Savonarola mai pronti a dar conto della propria inadeguatezza, ma avvezzi a sputare giudizi morali.
Da decenni ad ogni ricorso è seguita la grancassa che preannunciava la fine del mondo, e questa vicenda non fa eccezione. Un po’ come quei pessimi rivenditori di macchine usate che cercano di rifilare ai clienti dei vecchi catorci spacciandoli per auto fiammanti.
Insomma una sorta di illusione ottica da divulgare per alimentare le ambizioni di una parte. Siamo costretti a confrontarci con chi si inserisce nel circuito mediatico, ormai con puntualità ad orologeria.
Ciò avviene, infatti, proprio adesso che il Consiglio di Stato si è espresso e, quindi, si è in attesa delle decisioni di ANAS sull’aggiudicazione dei lavori.
Ribadiamo con forza il sostegno a tutte le iniziative che possano contribuire ad accertare eventuali illegittimità, perché la realizzazione di questa arteria sia contraddistinta dalla necessaria trasparenza. Prendiamo, invece, le distanze da chi tenta nuovamente di alimentare il venticello delle mezze verità che ha come obbiettivo dichiarato la perdita di ogni finanziamento.
Nel contempo saremo vigili e attenti perché ANAS non trovi ulteriori scuse per rinviare senza limite una decisione che deve assumere con rapidità dopo la decisione del Consiglio di Stato.