Il Museo Castromediano di Lecce sarà sede vaccinale per la Campagna di vaccinazione anti Covid-19.

Tra i reperti archeologici e le opere d’arte contemporanea, 2.500 persone al giorno potranno vaccinarsi negli spazi museali. 

Negli ultimi dodici mesi, con l’avvio della pandemia, il Polo biblio-museale di Lecce ha proseguito le proprie missioni instaurando ulteriori dialoghi con i visitatori e le comunità del territorio, anche attraverso l’utilizzo del web e dei social network, dialogando con gli studenti del DAMS di UniSalento e realizzando nuovi progetti in connessione con le scuole del Salento per valorizzare il patrimonio della Provincia di Lecce, come aveva già auspicato oltre 150 anni fa Sigismondo Castromediano. 

 Oggi è tempo di un ulteriore passo, ovvero l’avvio di una sede vaccinale per la Campagna di vaccinazione anti Covid-19, al piano terra del museo in cui è allestita parte della collezione archeologica. 

In linea con la delibera della Giunta Regionale dedicata al piano strategico di Vaccinazione e grazie all’impegno dell’assessoratoCultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo della Regione Pugliae della ASL Lecce, 8 postazioni accoglieranno ogni giorno circa 2.500 cittadini. 

Un pianoforte – in continuità con la consolidata partnership del Polo biblio-museale di Lecce con l’associazione Mozart Italia, sez. Lecce – suonerà per tutti loro nei tempi dell’attesa, rendendola piacevole. Tutto questo grazie all’impegno di Antonio Montinaro, fondatore e presidente di Mozart Italia a Lecce, del Conservatorio Tito Schipa e di alcuni pianisti che offriranno passione e competenze gratuitamente.

Contestualmente si potrà visitare la mostra dedicata a Paolo Gioli, a cura di Bruno Di Marino, un vero e proprio viaggio nella sperimentazione visuale di un maestro della fotografia italiana e internazionale.Diffusa tra i vari spazi del Castromediano, la mostra di Gioli è una adeguata scenografia per questa nuova missione a cui il museo è chiamato.

<<La sanità come la cultura, la scuola, l’ambiente sono quei Beni comuni che la nostra Costituzione ci chiede di tutelare e valorizzare. I musei, con le loro opere e la missione a cui sono chiamati, sono l'espressione più alta dello spirito di un popolo di cui interpretano il desiderio di conoscenza e di progresso, il bisogno di evasione.Abbiamo quindi accolto la richiesta del Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria Locale, dott. Rodolfo Rollo, di organizzare negli spazi del museo un centro per il vaccino.Lo facciamo restando un luogo di cultura; mettendoci accanto agli operatori sanitari, al servizio di un'impresa di salute pubblica, di una speranza per l'umanità alla quale la bellezza può contribuire a dare forma >>, afferma Massimo Bray, assessore Cultura, Tutela e sviluppo delle imprese culturali, Turismo della Regione Puglia.

Per l’assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco:<<Il momento della vaccinazione non rappresenta solo un atto medico. In corso di pandemia è anche un atto sociale e fortemente simbolico: rappresenta la rinascita ed è importante che la scintilla della rinascita sia scoccata dalla scienza ma sia accompagnata dalla cultura e dalla bellezza. Non trascurabile anche il fatto che l'ambiente sereno e stimolante del museo potrebbe sciogliere quel leggero stato di ansia che alcuni cittadini hanno in attesa della vaccinazione>>.

<<Una siffatta operazione, contribuirà in modo assai significativo e, per certi versi, simbolico a promuovere l'alto valore sociale della Cultura e del patrimonio culturale e, nel contempo, a favorire la fruizione e la riappropriazione di tale patrimonio da parte dei cittadini, nel pieno spirito della Costituzione>>, sostiene Aldo Patruno, direttore Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, che ha favorito, insieme al Direttore Generale della Asl Rollo, questa scelta

 


Pubblicato il 25/03/2021


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